L’urlo strozzato sul 3-3 di Verde, che sembrava aver chiuso ogni velleità di tre punti per la squadra di Fonseca, si è tramutato in un boato liberatorio alla rete decisiva di Pellegrini. Due gol in due minuti. Quasi come il 3-3 di Gerd Muller e il 4-3 definitivo di Gianni Rivera nella partita del secolo, Italia-Germania 4-3. Roma-Spezia non è stata la partita del secolo, ma è terminata con lo stesso punteggio della semifinale mondiale del 1970. Nella storia della Roma si è trattato della nona partita conclusa con questo risultato così evocativo per il calcio. Con Fonseca succede per la seconda stagione consecutiva.
Nel campionato 2019-20, Cagliari-Roma 3-4 era stata la prima per il lusitano. E per la Roma l’affermazione numero 1 per 4-3 in trasferta in oltre 90 anni di storia. L’altro, e l’unico, allenatore ad aver ottenuto due successi in sequenza di queste proporzioni fu Luciano Spalletti. Nella Serie A 2005-06, sul neutro di Rieti, a porte chiuse, superò il Cagliari 4-3 ottenendo l’ottava vittoria consecutiva. Nel 2006-07, all'ultima giornata, superò il Messina con le medesime modalità e Francesco Totti – doppietta – mise l’ipoteca definitiva sulla Scarpa d’Oro.
Riviviamo le altre 8 occasioni in cui la Roma ha vinto per 4-3.
La prima partita ufficiale nella stagione che in campionato avrebbe portato al terzo posto finale. Il 28 agosto 1974, la Roma affronta nel girone eliminatorio il Pescara allo stadio Flaminio. Gara sulla carta abbordabile, contro una squadra di Serie B. Nei primi 26 minuti la formazione di Liedholm si porta sul 3-0 con le reti di Cordova, Morini e Spadoni. Sembra tutto facile. Eppure non lo è. Gli abruzzesi rimontano fino al 3-3 sovvertendo ogni pronostico, anche perché sul terreno di gioco il predominio romanista è palese e le occasioni sprecate dai padroni di casa sono molte. Ci pensa Francesco Cordova a siglare il definitivo 4-3 a quattro minuti dalla fine, restituendo giustizia all’esito dell’incontro.
Ultima partita del campionato in casa, penultima nel calendario della Serie A. In un torneo che vedrà la squadra di Eriksson chiudere al settimo posto, la Roma conclude la stagione all’Olimpico regalando ai tifosi gol e emozioni. Con una curva Sud piena di sciarpe e bandiere, illuminata pure da una giornata di sole di maggio (12/5), lo spettacolo è sugli spalti e anche in campo. I padroni di casa – al minuto 51 – si portano sul 4-1 grazie ai gol di Ancelotti, Conti, Giannini e Pruzzo. Chiusa? Nemmeno per idea. A rendere gli ultimi minuti frizzantini ci pensano Rummenigge e Altobelli. Roma 4, Inter 3.
In un campionato difficile per i giallorossi, che vedrà la Roma soffrire fino alle ultime giornate per la permanenza in Serie A, il successo sul Verona è una delle gare più belle e spettacolari della serie targata Carlos Bianchi. Per il tecnico argentino, di fatto, si tratta dell’ultima vittoria ottenuta in giallorosso. Seguiranno il ko di Torino con la Juventus, il pareggio interno con il Bologna e la sconfitta a Cagliari. Tre risultati negativi che decreteranno l’esonero. Ma i tre punti conquistati contro gli scaligeri danno ossigeno alla classifica. Protagonista del match Vincent Candela con una doppietta, segnano anche Di Biagio e Totti.
Nel pieno dell’inverno “zemaniano” (periodo dell’anno calcistico in cui le vittorie stentano ad arrivare), la Roma arriva da 6 partite di fila senza vittorie, di cui 4 pareggi e 2 sconfitte. Ospita all’Olimpico l’Empoli di Luciano Spalletti già sconfitto all’andata per 3-1 nella prima giornata di campionato, al Franchi di Firenze. Il ritorno è più complicato del previsto. La sequenza dei gol non lascia tranquilli i tifosi sugli spalti: 1-0 Roma, 1-1, 2-1, 3-1, 3-2, 4-2, 4-3. A regalare i tre punti ai giallorossi e al boemo contribuisce fattivamente Abel Balbo con una tripletta. Il quarto sigillo romanista è di “Pluto” Aldair.
La gara si gioca sul neutro di Rieti, a porte chiuse, in seguito ad una squalifica dell’Olimpico. La Roma di Spalletti scoppia di salute, venendo da sette vittorie consecutive e centrando l’ottava può riscrivere la propria storia. Non ci sono tifosi sugli spalti, ma l’assembramento giallorossi è tutto all’esterno dell’impianto “Manlio Scopigno”. Sono oltre 200 i romanisti che si fanno sentire da fuori, con radiolina alla mano per seguire la cronaca dell’incontro. La Roma va sotto 2-0, poi rimonta fino al 2-2. Torna in svantaggio sul 2-3, poi mette la freccia andando sul 3-3 e poi sul definitivo 4-3. Totti fa doppietta, vanno a rete anche Perrotta e De Rossi.
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Ultima giornata di campionato, con i giallorossi già sicuri del secondo posto Champions e dopo aver messo in bacheca la Coppa Italia numero 8 della storia. L’avversario è il Messina di Bolchi, aritmeticamente retrocesso. La partita assume contorni decisivi soprattutto per Francesco Totti, in lizza per la Scarpa d’Oro 2007. Il 10 deve segnare almeno due gol e sperare che Van Nistelrooy del Real Madrid non lo superi. Totti ne fa 2, sbagliando anche un rigore. Ma fatica non poco nel compiere l’impresa. Sulla strada si trova il portiere romano e romanista, Alessandro Cesaretti. L’estremo difensore è al debutto in Serie A, a 38 anni e 6 mesi, diventando il secondo esordiente più “anziano” nella storia del massimo torneo. Alla fine, vince la Roma 4-3. Con Cesaretti più volte schernito scherzosamente dalla Sud attraverso il suo numero di maglia, il 71. Indimenticabile per lui. Indimenticabile per Totti che vincerà Scarpa d’Oro e classifica dei marcatori.
Turno numero 36 della Serie A. La squadra di Spalletti è in lizza per qualificarsi alle prossime coppe europee (arriverà ai preliminari di Europa League), ma deve vincere. A dispetto del Catania allenato da Zenga, i giallorossi faticano ad imporsi. Ci riescono solo nei minuti finali grazie ad un acuto di Panucci. Prima di lui, avevano marchiato l’incontro Perrotta (doppietta) e Vucinic.
È l’ultima partita della Roma prima del lockdown per l’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Di conseguenza, è anche l’ultima volta che la squadra giallorossa disputa una partita con tifosi presenti sugli spalti, anche se avversari. Il match assume connotati ancora più storici per il risultato finale, 4-3 per la Roma. È la prima volta che la formazione della Capitale si imponga con questo punteggio in trasferta, dal 1927. Vanno a segno Kalinic (doppietta), Kluivert e Mlhitaryan. E Villar debutta dal primo minuto di gioco in cabina di regia, a centrocampo.
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