Ecco l'intervista di Rick Karsdorp dopo il rinnovo del contratto che lo legherà alla Roma fino al 2025.
Congratulazioni, Rick. Che sensazioni provi dopo aver firmato il nuovo contratto?
“Firmare fino al 2025 è una bella sensazione, perché il Club mi ha dato molta fiducia. I miei primi due anni qui non sono stati positivi per me, ma è così che va il calcio. I primi anni non ho giocato molto, mentre questa stagione ho giocato quasi sempre. E alla fine ho rinnovato fino al 2025”.
Hai già fatto cinque assist e un gol in questa stagione: è la tua migliore in carriera finora?
“No, perché anche i miei primi anni al Feyenoord sono stati molto positivi. Ho iniziato da centrocampista, poi ho giocato da esterno basso a destra. Il mio primo anno lì non è stato facile, quello di terzino destro era un ruolo nuovo per me. Ma la stagione successiva l’ho conclusa con 10 o 11 assist! Per un terzino destro che gioca in un 4-3-3 è tanta roba. Quell’anno abbiamo vinto campionato e coppa con il Feyenoord e ho passato un periodo bellissimo. Mi conosco e sono consapevole di non essere al top, come ai livelli del Feyenoord. Cerco di migliorare partita dopo partita e spero di riuscirci velocemente”.
Quest’anno hai trovato tanta continuità: quanto è stato di aiuto lo staff medico in questo?
“Tanto e credo che tutti qui al club mi siano stati di supporto. Siamo tutti molto uniti. Come sapete non ho giocato molto nelle tre stagioni precedenti e quindi dovevo cambiare qualcosa. L’ho fatto e ha funzionato bene, visto che gioco ogni partita adesso”.
Che ruolo ha giocato Paulo Fonseca in tutto questo? Ti ha aiutato più dal punto di vista tecnico, tattico o mentale?
“Direi tutte le cose che hai citato. Lui mi aiuta molto. Quando sono tornato dal Feyenoord quest’anno ho dovuto misurarmi con un nuovo sistema di gioco, ho dovuto imparare cosa voleva il mister da noi. Quindi sì, sicuramente mi ha aiutato in tutte quelle cose. E lo stesso hanno fatto anche gli altri membri dello staff tecnico, i miei compagni, tutti quanti”.
Quando sei tornato alla Roma in estate pensavi di diventare parte integrante della squadra così velocemente?
“Quando sono tornato qui ci speravo. Ho detto a mia moglie, mio padre e mia madre che credevo ancora in me stesso. Nello stesso modo in cui loro credevano in me. E allora perché no? Ma poi devi riuscire a farlo. Devi avere la fiducia del mister, la fiducia del club. Mi conosco bene e sapevo che potevo farcela e a oggi ho già giocato 30 partite in questa stagione”.
Che significato ha per te avere una figura come quella di tuo padre in un giorno così importante in cui hai firmato il rinnovo di contratto?
“Mi fa molto piacere. Ho un ottimo rapporto con mio padre. Anche i miei suoceri sono qui. Ho chiesto a mia madre di venire, ma con la situazione attuale del Covid non è semplice viaggiare, ma con lei festeggeremo più avanti. E ovviamente sono felice che mio padre e i miei suoceri siano qui e possiamo festeggiare questo traguardo insieme”.
Dopo un inizio difficile qui a Roma come sei riuscito ad ambientarti in questa squadra e in questa città? Ci sono dei compagni di squadra con i quali sei particolarmente legato?
“Come detto prima, non è facile quando giochi pochissimo in tre anni. Sei in un paese nuovo e tutto è difficile. Ma ora con quell’esperienza alle spalle, sono tornato qui e conosco meglio il campionato italiano. Conosco meglio la città, addirittura anche il traffico! Tutto questo mi ha aiutato e adesso potete vedere il vero Rick!”.
Per chiudere, quali obiettivi vuoi raggiungere nei tuoi prossimi anni qui?
“Ne ho tanti. Altrimenti non avrei firmato fino al 2025. Come giocatore, il desiderio è sempre vincere un campionato o una coppa. Quindi andiamo a prendercela!”.
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