Ecco le parole del centrocampista giallorosso.
È cresciuta la consapevolezza rispetto a un anno fa alla sconfitta con il Siviglia? Vi sentite una squadra forte, pronta per arrivare fino in fondo?
“Deve essere così. Sono quasi due anni che abbiamo la possibilità di lavorare insieme, con il mister, in un gruppo consolidato. Sappiamo che domani affrontiamo una squadra che viene dalla Champions, con le accortezze del caso, ma noi faremo la nostra partita, con quello che abbiamo preparato”.
Come vivi questa altalena di giudizio nei tifosi?
“Io penso che il calcio è bello perché di tutti. Ognuno ha le proprie idee su un giocatore o un allenatore. Dobbiamo essere abituati ai giudizi. Di certo non mi spronano a fare qualcosa in più. Quello che mi sprona a migliorare è la mia ambizione. La mia preoccupazione è di fare sempre meglio, in allenamento e poi in partita, per stare a posto con me stesso e mi auguro anche con gli altri”.
Sei il miglior assist man da corner e da calcio da fermo. Sulle punizioni dirette ancora non sei riuscito a trovare il gol. È vero che in allenamento sei tra i migliori e per questo stai insistendo nel calciarle?
“Questo si lega al discorso di prima. Sono contento di aver fatto tanti assist per aver fatto fare gol. Le statistiche le lascio a voi. Quanto alle punizioni, non sta a me dirlo. Alla fine degli allenamenti ci fermiamo per cercare di migliorare, l’importante è cercare di fare sempre meglio, poi le cose arriveranno. Comunque, abbiamo tanti compagni che calciano benissimo, così come gli angoli. Spesso ci alterniamo come vedete”.
In più di un’occasione il Ceo Fienga ha dichiarato: “Convinceremo Pellegrini a rinnovare con un progetto ambizioso”. Dopo l’insediamento dei Friedkin come giudichi il progetto del club?
“Lo definisco sicuramente un progetto ambizioso. Ho avuto modo di parlare con i Friedkin, Tiago Pinto, lo stesso Fienga. Questo mi rende felice, far parte di un progetto che vuole crescere. Io sono un ragazzo che ogni giorno viene al campo per migliorare e che a sua volta vuole crescere. E ben conoscendo le intenzioni del club, ma anche del mister e dello staff tecnico, questo ti fa venire ad allenarti felice”.
Avete concesso molti gol alle altre squadre, soprattutto alle formazioni più forti. Come te lo spieghi?
“Come ha anche detto prima il mister, ci siamo creati delle difficoltà da soli. Non è un problema di stile di gioco, curiamo durante gli allenamenti ogni dettaglio. Siamo una squadra molto organizzata che raramente subisce, a meno che non ci creiamo problemi noi stessi. Questo fatto di subire gol sul nostro possesso lo dobbiamo migliorare. E se vogliamo restare in alto, dove tutti noi vogliamo restare, non dobbiamo più concedere errori individuali”.
Durante questo campionato la Roma non ha vinto contro le grandi squadre. Lo Shakhtar è una grande squadra. Che piano avete per vincere?
“L’unico dato per migliorare è provare a vincere queste due partite. All’andata e al ritorno. Possiamo iniziare facendo tutto quello che abbiamo preparato, mantenendo la concentrazione e la consapevolezza su quello che stiamo facendo”.
Molti club italiani stanno stentando a livello europeo. Tu, da calciatore, che motivazione ti sei dato?
“Dal mio punto di vista la Serie A non si è abbassata di livello, anzi. Stiamo vivendo un campionato più bello, dopo il monopolio della Juventus per 9 anni. La Serie A è un torneo molto competitivo, come Liga e Premier. Il fatto delle competizioni europee è un pochino soggettiva, riguarda squadra per squadra. Noi cerchiamo di non rientrare in queste squadre che stentano in Europa. Cerchiamo di vincere domani per sovvertire il fatto che non vinciamo contro le grandi e per cambiare il trend delle italiane in Europa”.
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