Ecco cosa ci ha raccontato Borja Mayoral nella sua prima intervista in gialloorosso, nel giorno della firma del suo contratto con l'AS Roma.
Sei un nuovo giocatore della Roma, che sensazioni provi?
"Sono molto felice di essere qui. Sono stati giorni molto movimentati, ma l’importante è essere qui e avere molta voglia di iniziare".
Cosa ti ha spinto a scegliere la Roma?
"Penso che la Roma non abbia bisogno di presentazioni. È un club importantissimo, con una grandissima storia. È un onore per me poter difendere questi colori. La convinzione che la società ha dimostrato nel volermi portare qui…parlare con l’allenatore, con l’amministratore delegato…mi hanno trasmesso molta fiducia. Sono contento di essere qui".
Hai parlato con Fonseca, cosa ti ha detto?
"Mi ha chiamato dicendomi di essere molto interessato a me. Mi ha detto che mi conosceva da molto tempo e che gli sarebbe piaciuto allenarmi qui alla Roma. Mi ha detto che sono un giocatore giovane di grande prospettiva, che avrei dato un grande contributo alla squadra. Dopo aver parlato con l’allenatore e aver sentito queste cose, ho fatto di tutto per venire qui il prima possibile".
Zidane in passato ha dichiarato: “È un attaccante in grado di segnare ogni volta che tira”. È questa la tua qualità migliore?
"Sì, mi considero un giocatore che piò dare il proprio contributo in termini di gol, ma anche un giocatore che sa giocare bene fuori dall’area di rigore. Posso mettere i compagni in condizione di far bene. Sono un giocatore che gioca per la squadra, che lavora molto. Voglio lavorare duramente per guadagnarmi il posto in squadra e raggiungere gli obiettivi che la squadra si è prefissata".
Il campionato italiano è da sempre considerato più complicato rispetto agli altri per gli attaccanti. Pensi che con le tue caratteristiche riuscirai ad ambientarti facilmente in Serie A?
"È una sfida nuova per me, ma è una sfida che mi affascina. La Serie A è un campionato che sta crescendo molto. Sono in una grande squadra e sono sicuro che imparerò molto dal calcio italiano. I difensori, qui, sono duri da affrontare, ma questo mi servirà per migliorare e diventare un grande giocatore".
Non è la tua prima esperienza all’estero, hai giocato in Bundesliga con il Wolfsburg, ma eri molto giovane. Quanto ti senti cresciuto ora?
"Sono cresciuto molto, perché sono andato lì che avevo 19 anni e sono andato a giocare in una delle squadre migliori della Bundesliga. Ho avuto la fortuna di giocare assieme a Mario Gomez, che lì è un’istituzione. Ora sono un giocatore completamente diverso, sono maturato molto. Ho accumulato già esperienza in Primera División, dopo aver giocato nel Real Madrid e due anni nel Levante, cosa che mi ha fatto crescere molto come giocatore. Credo, quindi, di avere già un po’ di esperienza dalla mia, non sono più così giovane come quando sono andato al Wolfsburg. Venire alla Roma rappresenta una sfida stimolante per me, sono felice di essere qui. Non vedo l’ora di iniziare a giocare".
Oltre a te, in rosa ci sono altri 4 calciatori spagnoli. Hai sentito qualcuno di loro?
"Sì, sono contento che ci siano altri spagnoli qui. Quando sono andato al Wolfsburg non ce n’erano anche se ce n’era qualcuno che parlava spagnolo. Penso che qui potrò ambientarmi più rapidamente. Li conosco tutti, ma personalmente conosco bene Pedro. Abbiamo fatto le vacanze insieme a Tenerife, lo conosco da molti anni. Ci siamo sentiti su Whatsapp e credo che mi troverò molto bene con lui e con gli altri spagnoli".
C’è qualcosa che ti senti di promettere ai tifosi?
"Darò tutto per questa maglia. Ringrazio la società per il lavoro che ha fatto per portarmi qui a Roma e per la fiducia che mi sta dando. Spero che sarà una stagione positiva. Io farò di tutto per aiutare la squadra e darò il massimo per onorare questa maglia. E spero di vedere quanto prima i tifosi allo stadio".
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