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    Fonseca: "La squadra deve continuare su questa strada, con coraggio"


    Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Genoa-Roma, settima giornata di campionato (domani ore 15, diretta DAZN).

    Ecco le parole dell'allenatore portoghese

    Come sarà l’attacco della Roma senza Dzeko e con Borja Mayoral?

    “Sono giocatori con caratteristiche diverse. Tutti noi conosciamo l’importanza di Dzeko nella nostra squadra. Era in un momento positivo, aveva fatto una grande partita contro la Fiorentina. Domani giochiamo con Borja, Edin non ci sarà. Non cambierà l’intenzione offensiva della squadra. L’obiettivo, lo stile di gioco sarà lo stesso”.

    La corsa al quarto posto sarà complicata con tante pretendenti. Si deciderà la qualificazione su ogni dettaglio, su ogni azione di una singola partita, fino alla fine. Quindi, parlando di Mayoral, un giocatore che arriva in questo contesto non dovrebbe essere già pronto?

    “Dobbiamo capire che la Serie A è un campionato diverso. Se abbiamo un giocatore come Pedro, che ha tanta esperienza, che ha saputo adattarsi in fretta, è un conto. Un giovane come Borja ha più bisogno di tempo. È normale. È stato così con Carles Perez, con Villar. Abbiamo bisogno di tempo con questi giocatori giovani in un campionato tatticamente complicato come quello italiano. E hanno bisogno di spazio per poter crescere”.

    Lunedì sarà discusso il ricorso di Verona-Roma. Cosa si aspetta, è fiducioso?

    “Ho già parlato di questo. È chiaro per tutti che non abbiamo avuto alcun vantaggio in questa situazione. È stato commesso un errore, ma la pena non può essere la stessa per chi invece ne trae vantaggio. Per questo sono fiducioso”.

    Che impressione le ha fatto la vicenda dei tamponi della Lazio?

    “Parlo di quello che facciamo qui con rigore. Non posso parlare degli altri”.

    L’anno scorso la Roma si è fermata a gennaio all’improvviso, quando sembrava sul punto di volare. Se la sente di dire che quest’anno non succederà una cosa del genere?

    “È importante adesso. Il futuro per me è domani. Non posso parlare di quello che accadrà a gennaio quando siamo a novembre. Conta la prossima partita, domani abbiamo una partita difficile e importante”.

    Sembra proprio che più la specializzazione del ruolo, lei stia portando la squadra verso una nuova consapevolezza. Oggi si discute essenzialmente di due ruoli: c’è chi costruisce e chi invade spazi. È per questo che anche cambiando posizioni, i suoi giocatori si trovano bene ugualmente? O stiamo andando oltre le sue intenzioni?

    “No, non possiamo separare le due cose. Questo è un processo unico. Abbiamo giocatori che cercano più gli spazi, la profondità, abbiamo giocatori che sono più pronti per iniziare la nostra costruzione. È un processo di squadra, non si possono separare le due cose. La squadra sta capendo cosa è importante fare, cosa i giocatori devono fare”.

    Avete pensato o state pensando di non far partire i giocatori per le nazionali come stanno facendo alcuni club europei sfruttando la nuova regola Fifa? Cosa ne pensa il presidente di questa situazione?

    “Su questo penso che ci sono le autorità competenti che decidono”.

    Contro il Cluj ha avvicinato Mkhitaryan a Borja Mayoral, vista l’assenza di Dzeko riproporrà questo modulo a due punte? E chi tra Pedro e Mkhitaryan è più appropriato per giocare accanto a Mayoral?

    “Si è parlato tanto di questo. La mia scelta di giocare con due punte non è stata in funzione di Borja Mayoral, ma in funzione della partita, della strategia di gioco, rispetto agli avversari. Solo questo. Non ho scelto qualcuno per affiancare Borja”.

    In questo positivo avvio di stagione, una nota negativa può essere rappresentata da alcuni errori in uscita bassa palla al piede della squadra, partendo dal portiere. Non le sembra che la squadra esegua più un compito piuttosto che leggere una situazione?

    “Noi prepariamo sempre le partite studiando pure il pressing degli avversari. È totalmente diverso quando incontriamo una squadra che pressa uomo a uomo, piuttosto un’altra che pressa a zona o misto. Io voglio questo coraggio nella mia squadra. Io voglio che si giochi anche nei momenti di pressione perché abbiamo avuto tanti vantaggi da questo. Per me il giocatore che non ha questo coraggio, non può far parte di questa squadra. Anche se a volte abbiamo fatto errori, io sono rimasto soddisfatto del coraggio dei miei giocatori”.

    La squadra nelle ultime tre partite non ha subito gol. È cambiato qualcosa in particolare nella difesa?

    “È importante dire che il processo difensivo riguarda tutta la squadra. Se davanti non pressiamo bene, è più difficile dopo difendere. Ma penso che la squadra sta bene, in tutti i movimenti difensivi. Tutti i giocatori sono disponibili a difendere e a pressare. È importante non prendere gol, ma questo merito è di tutta la squadra. Non solo dei difensori”.

    Che voto dà alla Roma dopo questo ciclo di partite?

    “Non abbiamo finito questo ciclo, c’è la partita di domani. Finora abbiamo fatto bene, ma il passato non è importante se non possiamo costruire il futuro. Il futuro è domani. Dobbiamo continuare con questo spirito di squadra, di atteggiamento, a cominciare da domani”.