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Non era mai successo, ad esempio, che un debutto in campionato non fosse accessibile per i tifosi allo stadio. In casa o in trasferta. Dopo la diretta della prima giornata su DAZN, l’esordio casalingo con la Juventus sarà esclusiva di Sky.
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Il rapporto tra televisione e pallone, in ogni caso, non nasce oggi. Difficile contare quante gare dei giallorossi sono state diffuse via cavo o via etere, più semplice risalire alle prime volte sulle diverse piattaforme. E come il rapporto si è evoluto.
La numero uno in senso assoluto su uno schermo quadrato è datata 7 febbraio 1954, Roma-Fiorentina 1-2. Per i giallorossi va a segno Carlo Galli, ma non basta per rimediare al ko interno. Sono sequenze filmate all’interno del programma Rai “La domenica sportiva”. Secondo la ricostruzione effettuata da asroma.com, i primi novanta minuti integrali in televisione furono quelli di un’amichevole, 12 dicembre 1956, Roma-Honved 3-2.
La notizia della diretta tv venne pubblicata dal Corriere dello Sport il giorno stesso del match in un boxino in prima pagina: “Ricordiamo che l’odierno incontro dell’Olimpico fra la Roma e l’Honved di Budapest verrà teletrasmesso con inizio alle 14.40”. Inutile specificare se fosse Rai 1, Rai 2 o Rai 3: all’epoca il canale della tv di stato era unico. E la “teletrasmissione” rientrava nell’ambito dell’organizzazione di un evento di cartello, con la squadra del fenomeno Ferenc Puskas che veniva a fare visita nella Capitale.
Da questo momento, e negli anni successivi, “Mamma Rai” introdurrà diversi appuntamenti calcistici nel proprio palinsesto, diffondendo perlopiù gli impegni europei delle società italiane in Coppa UEFA, Coppa dei Campioni e Coppa delle Coppe, tra cui le due finali continentali disputate dai giallorossi nel 1984 con il Liverpool (Coppa Campioni) e nel 1991 con l’Inter (Coppa UEFA).
Ma non solo Europa, sono da menzionare pure casi di partite integrali di Serie A. Su Rai 3 – solo per gli abitanti del Lazio – capita che tra il 1989 e il 1995 vengano mandati alcuni derby capitolini per ragioni di ordine pubblico. Tra questi, la stracittadina del 27 novembre 1994, Lazio-Roma 0-3 siglata da Balbo, Cappioli e Fonseca.
La Roma segna il passo anche via etere, entrando di diritto nell’antologia della trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto”. Il 31 dicembre 1961 si gioca Inter-Roma. Al gol decisivo di Pedro Manfredini, Enrico Ameri interrompe il radiocronista che stava raccontando un’altra partita per segnalare la marcatura dell’argentino. È la prima interruzione assoluta per una rete segnata. La cosa piacque agli autori e da quel momento le scalette cambiarono, prevedendo le interruzioni per i gol.
A metà Anni 70, Silvio Berlusconi – una ventina d’anni prima di “scendere in campo” in politica – fonda Fininvest e, successivamente, i canali privati a diffusione nazionale Rete 4, Canale 5 e Italia 1. La prima volta che la Roma appare sulle frequenze commerciali in chiaro del “biscione” risale ad un incrocio della Coppa Italia 1990-1991, Roma-Juventus 1-1, valevole per l’andata dei quarti di finale. Match che rappresenta un crocevia importante verso la settima coppa conquistata dal club romanista.
Sono gli anni in cui si inizia a scorgere un business legato al pallone sul tubo catodico. Non a caso, sempre nel 1990, vede la luce Telepiù, quella che diventerà a tutti gli effetti la prima piattaforma nazionale a pagamento. Nel giugno del 1993 – considerate le difficoltà economiche dell’azienda nei primi anni di vita – viene ratificato un accordo con la Lega Calcio per trasmettere a pagamento e in diretta un posticipo della Serie A, la domenica alle 20.30, e un anticipo della Serie B, il sabato alle 20.30. La prima della Roma su Telepiù è del 19 dicembre 1993: Roma-Inter 1-1, reti di Abel Balbo e Ruben Sosa.
La svolta chiave avviene tra la fine degli Anni 90 e gli inizi del Duemila con l’avvento delle pay-tv. Roma, Lazio, Parma e Fiorentina nel 1999 fondano Stream, altra piattaforma satellitare a pagamento. La prima gara su Stream dei giallorossi è Roma-Inter 0-0 del 12 settembre 1999. Il crescente business porta nel 2003 all’arrivo del colosso internazionale SKY di Rupert Murdoch, che in Italia si concretizza proprio dalla fusione di TelePiù e Stream. In questi anni cambia la vita dei club di massima serie: le sorti finanziarie dipendono più dagli introiti tv che dagli incassi dei botteghini dello stadio. È una rivoluzione totale. La prima partita della Roma su Sky è datata 31 agosto 2003, Udinese-Roma 1-2.
Nella stessa stagione nasce anche “Gioco Calcio” per le formazioni di secondo piano che erano rimaste senza contratto televisivo, ma il sodalizio si esaurisce nel giro di un anno. La Roma fa la sua prima apparizione su questa frequenza il 7 dicembre 2003, Chievo-Roma. È 3-0 per i capitolini con reti di Totti, Mancini e Cassano. Il 12 dicembre 2011, Roma-Juventus 1-1 passa alla storia come la prima gara in HD su Sky. Dalla parabola al digitale terrestre di Mediaset Premium, nato nel 2005. Roma-Messina 3-2 del 30 gennaio 2005 è il debutto dei giallorossi sul circuito della famiglia Berlusconi.
Mediaset Premium, però, ad oggi non trasmette più calcio dopo un decennio abbondante tra Serie A, B e la Champions League in esclusiva. Il resto è storia recente. Oggi basta accendere una televisione/uno smartphone/un tablet/un computer e seguire una partita live, ovunque ci si trovi. Pensare che nel 1928 – per la finale di Coppa Coni del 1928 – la gente romanista si radunò sotto il “Messaggero” aspettando notizie sull’incontro col Modena, che avrebbe portato il primo trofeo della storia.