L'11 ottobre ha conquistato la coppa del doppio juniores del Roland Garros partendo da Trigoria. Flavio Cobolli, 18 anni e astro nascente del tennis italiano, è un ex calciatore del vivaio romanista. E la sua Roma se l'è portata dentro anche a Parigi.
Dopo la finale, vinta in coppia con lo svizzero Dominic Stephan Stricker (6-2, 6-4 ai brasiliani Bruno Oliveira e Natan Rodrigues), Flavio ha infatti mostrato la sciarpa giallorossa. È quello il suo trofeo.
In un'intervista concessa al Romanista, spiega le ragioni di questo bellissimo gesto: "È stato istintivo. Poi è diventato virale sui social. Porto la sciarpa della Roma con me. Sempre e ovunque".
L'idea gli è venuta così: "Stavo andando ad abbracciare mio padre e me l'ha passata dicendomi senza questa non vai da nessuna parte. Aveva ragione".
Sul suo passato da baby romanista, racconta: "Ho giocato per cinque anni, fino ai tredici e mezzo, poi ho dovuto fare una scelta fra i due sport". Come compagno nelle giovanili ha avuto Riccardo Calafiori: "L'ho sentito il giorno precedente il debutto contro la Juventus e gli ho rivolto i miei più sinceri complimenti. Se lo merita, è un bravissimo ragazzo, genuino, rimasto umile anche ora che si è affacciato in Prima Squadra".
È passato dagli scarpini alla racchetta, ma la fede nella Roma è rimasta lì: "Mio padre è abbonato da 25 anni e io ci ho messo piede quando avevo due anni, le mie prime foto sono sulle scale della Sud. Mi sono abbonato anche io. La Sud è la cosa che manca di più alla Roma, a me invece manca lo stadio e non poter cantare i cori".
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