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    Stranieri nella Roma: 5 spagnoli, mai così tanti da un paese europeo


    Cinque spagnoli nella rosa della Roma. Cinco, per scriverlo in lingua madre. Non era mai successo prima, dal 1927.

    Cinque spagnoli nella rosa della Roma. Cinco, per scriverlo in lingua madre. Non era mai successo prima, dal 1927.

    Un inedito in senso assoluto, pure considerando i rappresentanti degli altri paesi d’Europa. Andando in ordine di ruolo, Pau Lopez, Gonzalo Villar, Carles Perez, Pedro Rodriguez, Borja Mayoral.

    Cinque calciatori di una sola nazionalità europea non si erano mai visti nella squadra giallorossa. Italia esclusa, ovviamente. In passato non si era andati oltre le tre unità nello stesso momento storico.

    Citando alcuni esempi recenti, la Grecia aveva proposto Cholevas, Manolas e Torosidis. La Francia Candela, Dacourt e Zebina. La Bosnia Dzeko, Pjanic e Zukanovic. Oppure l’Olanda con Kardsdorp, Kluivert e Strootman (poi ceduto).

    Furie giallorosse

    Con questi innesti, concentrati in poco più di un anno, la Spagna è diventata la seconda nazione europea a fornire più calciatori stranieri alla Roma raggiungendo quota 14. Prima della particolare graduatoria è la Francia con 17 esponenti, includendo nel conteggio anche Benatia e Kharja, di doppio passaporto francese e marocchino.

    Questa crescita vertiginosa delle “furie giallorosse” sembra ricalcare la rapida ascesa del movimento calcistico iberico, diventato tra i più vincenti nell’ultimo quindicennio.

    Numeri alla mano, dal 2005: un Mondiale, 2 Europei, 8 Champions League, 9 Europa League, 10 Supercoppe Europee, 7 Mondiali per Club. 37 titoli complessivi, di cui 10 con Pedro protagonista.

    È salita la competitività. Non intesa solo come Liga ma anche per la qualità dei giocatori che escono anno dopo anno dai diversi settori giovanili, definiti “cantera” o “masia”.

    Argentini e brasiliani

    Uscendo dal Vecchio Continente, i due paesi che hanno fornito più calciatori alla Roma nella sua storia sono di gran lunga Brasile e Argentina. Basti pensare che il primo straniero del club fu Arturo Chini Luduena, argentino. In particolare, dall’arrivo nella Capitale di Paulo Roberto Falcao nel 1980, coinciso con la riapertura delle frontiere nel mercato italiano, le delegazioni sudamericane hanno raggiunto complessivamente anche otto elementi in un anno.

    Aldair, lo straniero più longevo

    Dal 1997 al 2002, ad esempio, l’elemento di continuità è stato quello di avere almeno 5 ragazzi brasiliani in ciascuna stagione.

    Da Aldair, Cafu, Paulo Sergio, Vagner, Zago del 1997-98 a Aldair, Assuncao, Cafu, Emerson, Lima e Zago del 2001-02. In quella medesima annata, ovvero con lo scudetto cucito sul petto, erano presenti anche 5 argentini quali Balbo, Batistuta, Cejas, Cufrè, Samuel.

    C’è stato un altro caso simile nel 2011-12, con Burdisso, Gago, Heinze, Lamela, Osvaldo a formare la colonia argentina e Cicinho, Juan, Marquinho, Simplicio e Taddei quella brasiliana.

    Sempre al Brasile è legato il record di calciatori di una nazione straniera in una singola stagione: nel 2010-11 erano ben 8: Adriano, Baptista, Cicinho, Doni, Juan, Julio Sergio, Simplicio, Taddei.

    Aldair, invece, resta lo straniero più longevo in maglia giallorossa: ben 13 stagioni, dal 1990-91 al 2002-03.