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    I campioni del mondo che hanno indossato la maglia della Roma


    Ventisei, perché l’arrivo di Pedro Rodriguez Ledesma – ultimo acquisto della Roma – ha aggiornato l’elenco romanista. Lui il Mondiale l’ha vinto con la Spagna nel 2010, quando era un tesserato del Barcellona.

    Ventisei a partire dal 1934 con Guido Masetti e Attilio Ferraris IV, arrivando ai giorni nostri. Sia quelli che hanno vinto il Mondiale da romanisti, sia quelli che si sono presentati già con la coppa dorata in bacheca. Come Pedro, appunto e non Franco Selvaggi, giusto per citare un esempio: giocò nella Roma nel 1973-74, collezionando 3 presenze. Non era campione del mondo all’arrivo, non tornò più una volta conquistato il titolo nel 1982.

    Ripercorriamo la lista.

    Attilio Ferraris IV: primo capitano della storia della Roma. Primo romanista in nazionale. Primo di tutti. 231 presenze, 4 gol con la Roma. Campione del mondo con l’Italia nel 1934.

    Enrique Guaita: tra i giocatori più prolifici nella storia della Roma per media gol. Attaccante, 63 presenze, 43 gol nel biennio 1933-1935. Campione del mondo con l’Italia nel 1934.

    Guido Masetti: “primo portiere” simbolo della squadra gloriosa di Testaccio. 364 presenze con la Roma, campione d’Italia nel 1942. Due mondiali vinti, nel 1934 e nel 1938, con l’Italia.

    Aldo Donati: campione d’Italia in giallorosso nel 1942 con 29 presenze. Era al terzo titolo personale, aveva vinto due volte la Serie A con il Bologna. Campione del mondo con l’Italia nel 1938.

    Eraldo Monzeglio: terzino di rendimento, vanta 125 presenze con la Roma dal 1934 al 1939. Campione del mondo con l’Italia nel 1938.

    Pietro Serantoni: centrocampista di qualità, ma soprattutto di infinita quantità, 85 presenze e 9 gol dal 1935 al 1940. Campione del mondo con l’Italia nel 1938.

    Alcides Ghiggia: il suo acquisto fu ufficializzato da Renato Sacerdoti in un’assemblea dei soci nel 1953. Aveva fatto piangere il Brasile segnando nel “Maracanazo”. Ala funambolica, 213 presenze, 19 gol con la Roma tra il 1953 e il 1961. Campione del mondo con l’Uruguay nel 1950.

    Juan Alberto Schiaffino: fuoriclasse del centrocampo, due anni con la Roma tra il 1960 e il 1962, 47 presenze con 3 gol in giallorosso. Campione del mondo con l’Uruguay nel 1950.

    Amarildo: attaccante di fantasia tutta brasiliana, era quello che, nella Selecao, veniva dopo Pelè. In giallorosso due anni, dal 1970 al 1972 con 40 partite e 11 reti. Campione del mondo con il Brasile nel 1962.

    Fulvio Collovati: un biennio romanista tra il 1987 e il 1989. 65 presenze tra campionato e coppe, 1 gol. Difensore centrale di spessore. Nazionale italiano, lui, campione del mondo nel 1982 con Bearzot.

    Bruno Conti: tra i migliori calciatori nella storia del club, oltre che uno dei più iconici. Ala rapida, di qualità estrema. Campione d’Italia nel 1983 e 4 Coppa Italia con la Roma. Vinse il Mondiale con l’Italia nel 1982.

    Francesco Graziani: dopo lo scudetto nel Torino di Radice, approda alla Roma nel 1983, indossando la maglia con lo scudetto sul petto (conquistato l’anno prima). Attaccante forte e generoso, 96 presenze, 21 reti. Campione del mondo con l’Italia nel 1982.

    Pietro Vierchowod: una sola stagione nella Roma, ma indimentabile. Quella del secondo scudetto del 1983. Arrivò in prestito dalla Sampdoria, ma non si fermò di più. Fu nella rosa dell’Italia campione del mondo nel 1982.

    Thomas Berthold: difensore tedesco di rendimento, all’occorrenza anche centrocampista, due stagioni in giallorosso dal 1989 al 1991. 87 presenze e 5 gol con 1 Coppa Italia vinta. Campione del mondo con la Germania nel 1990.

    Thomas Haessler: ala destra atipica. Piccolino, ma fisico compatto. Non velocissimo, però allo stesso tempo dotato di una qualità tecnica sofisticata. Abilissimo nei calci di punizione, ha giocato in giallorosso dal 1991 al 1994 collezionando 118 gare e 14 gol. Arrivò alla Roma da Campione del Mondo in carica con la Germania nel 1990.

    Rudi Voeller: il bomber dopo il “Bomber”, Roberto Pruzzo. Il tedesco volante, numero 9, trascinatore. 198 presenze, 68 gol nella Roma. Campione del mondo con la Germania nel 1990.

    Aldair Nascimento Santos: incedere dinoccolato, tecnica sopraffina, senso dell’anticipo. Un top player dei difensori centrali. 436 partite con la Roma, 20 gol. Campione del mondo con il Brasile nel 1994.

    Paulo Sergio: esterno d’attacco di talento e di rendimento. Ballava samba pure sui campi ghiacciati della Bundesliga. Fantasioso e concreto allo stesso tempo. 77 presenze e 26 gol tra i 1997 e il 1999. Campione del Mondo con il Brasile nel 1994.

    Vincent Candela: degno erede di una dinastia di terzini sinistri romanisti come Rocca, Nela, Maldera. Trattava la palla da fuoriclasse. 289 partite, 16 gol, 1 scudetto e 1 Supercoppa con la Roma. Campione del mondo con la Francia nel 1998.

    Marcos Evangelista de Moraes Cafu: tra i migliori interpreti del ruolo di terzino destro nella storia della Roma. Campione d’Italia nel 2001, 218 presenze e 8 gol. Campione del Mondo con il Brasile

    Daniele De Rossi: tra i 16 “figli di Roma capitani e bandiere” della Curva Sud. Tra i 16 perché lui era il 16. Centrocampista totale, “vanto”, 616 partite e 63 gol con la Roma. Campione del mondo con l’Italia nel 2006.

    Simone Perrotta: centrocampista generoso e con il senso del gol ispirato dalle intuizioni di Totti. Segnava spesso in tackle. 327 gare con la Roma, 48 gol. Campione del mondo con l’Italia nel 2006.

    Francesco Totti: il 10. Il giocatore più importante della storia della Roma per presenze e gol, 786 gare, 307 reti. Bastano le cifra per raccontarlo. Campione del mondo con l’Italia nel 2006.

    Luca Toni: il panzer d’attacco che quando segnava voleva sentire l’esultanza del pubblico. Nella Roma sfiorò uno scudetto in soli sei mesi di permanenza nel 2010. 17 presenze, 5 reti nella Roma. Campione del Mondo con l’Italia nel 2006.

    Steven Nzonzi: centrocampista fisicamente prestante e presente. Una stagione nella Roma, 2018-2019 con 39 presenze e 1 gol. Si presentò nella Capitale da fresco campione del mondo con la Francia (2018).

    Pedro Rodriguez: si presenta nella Capitale con un curriculum vitae chilometrico soprattutto alla voce dei titoli vinti. Oltre al titolo Mondiale con la Spagna del 2010, vanta 1 Europeo, 3 Champions League, 1 Europa League, 3 Supercoppa Europea, diversi titoli nazionali tra Liga e Premier. In totale, 25 trofei. Porta in dote, dunque, dosi di esperienza e mentalità a pacchi.