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    Fonseca: "Dobbiamo migliorare negli ultimi trenta metri"


    Le parole del tecnico giallorosso nella conferenza stampa alla vigilia di Verona-Roma

    Ecco la conferenza stampa di Paulo Fonseca alla vigilia di Verona-Roma.

    Dopo Istanbul grande entusiasmo, ora quali rischi nasconde Verona?

    “La partita di Istanbul è passata e ora dobbiamo pensare solo al Verona. Devo dire che domani abbiamo una sfida difficile contro una squadra molto buona e veloce in fase di attacco, molto aggressiva in fase difensiva. Sono la seconda squadra che ha subito meno gol tra tutte e questo è un dettaglio importante da considerare. Sarà una partita difficile”.

    Cosa cambia ora che avete più calciatori a disposizione?

    “Quando abbiamo tutti i giocatori è meglio. È difficile decidere i migliori da schierare, ma è meglio averli tutti a disposizione”.

    Mkhitaryan è pronto a giocare i 90 minuti?

    “È pronto, ma non per giocare 90 minuti. Ogni giorno migliora, sta lavorando bene e penso che è un giocatore che può essere utile alla squadra in qualsiasi momento. Fisicamente, però, non può giocare tutta la partita”.

    Chi giocherà basso a destra?

    “Abbiamo tre possibilità: Santon, Spinazzola e Florenzi. Alessandro è pronto, si è allenato con noi in questi giorni. Nella scelta devo tener conto degli avversari e delle caratteristiche della partita. Santon ha fatto una bellissima partita con l’Istanbul, ma anche Florenzi contro il Brescia. Sono tre soluzioni e vedremo domani chi giocherà”.

    Si aspettava questo rendimento da Kluivert? Dove può ancora migliorare?

    “Quando sono arrivato a Roma, Kluivert doveva migliorare in fase difensiva. Abbiamo lavorato molto con lui e possiamo notare che è un giocatore diverso in quella fase. È intelligente, è giovane e deve lavorare ancora per migliorare la decisione finale. Stiamo lavorando con lui e ha tempo per migliorare. Sta in un buon momento

    Mancini può riposare domani?

    “No, Mancini giocherà domani”.

    Lei parla di coraggio e ambizione, qual è il dettaglio più importante dei due per lei?

    “Tutte e due. Sono entrambi importanti. Dobbiamo sempre giocare con questo atteggiamento, sono due caratteristiche molto importanti per me in questa squadra”.

    C’è un dettaglio su tutti che vorrebbe vedere migliorare?

    “La squadra sta meglio, tanti giocatori sono rientrati, ma dobbiamo continuare a lavorare per imparare e migliorare tante cose. La squadra è stabile a livello difensivo, ma vorrei dominare di più gli avversari. Non è facile qui in Italia. Se vediamo la percentuale di possesso palla tra le squadre non cambia molto. Però mi piacerebbe tenere di più il pallone e che la squadra giochi di più negli ultimi trenta metri. L’attacco organizzato è una cosa che dobbiamo migliorare”.

    Dato che Cristante sta tornando, penserete comunque a un giocatore a centrocampo nel mercato invernale?

    “No, non stiamo cercando un calciatore per ricoprire la posizione di Cristante”.

    Con il rientro di Diawara il 4-2-3-1 in certi casi diventa un 4-3-3, con Pellegrini più spostato a destra. È una soluzione che sta valutando?

    “Dipende sempre dalle caratteristiche dei giocatori. Mi piace molto Pellegrini come trequartista spostato a destra. Ma ci sono tante questioni tattiche da valutare che non posso citare qui”.

    Il Verona ha una fase difensiva simile all’Atalanta, state adottando delle soluzione in particolare per squadre così?

    “È vero, sono simili soprattutto nella fase difensiva. Oggi ci siamo allenati su questi dettagli, ma non posso parlarne altrimenti domani il Verona sa tutto di noi. Ma ci siamo preparati per giocare contro squadre che marcano a uomo”.

    Giovedì Dzeko ha dato la fascia da capitano a Smalling, che segnale rappresenta questa cosa per lei?

    “Vi potrei direi che l’ho deciso io, ma non è vero. In quel momento non avevamo Florenzi, non c’era Pellegrini, non c’era Fazio, non c’era Kolarov, non c’era Cristante. Io ero un po’ in dubbio sulla fascia e Dzeko ha deciso che doveva andare a Smalling. E per me ha deciso molto bene. A volte non serve dare queste informazioni, i giocatori lo sanno chi sono i leader in campo”.