UEFA Europa League, Giovedi, 12 DIC, 18:45 CET
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    Fonseca: "I ragazzi hanno avuto un buon atteggiamento"


    Le parole del tecnico giallorosso dopo il passaggio del turno in Europa League

    La Roma conquista l’accesso agli ottavi di Europa League. I giallorossi pareggiano 1-1 alla Ghelamco Arena, passando in vantaggio con Kluivert e superano il turno forti della vittoria all’andata.

    “Abbiamo centrato il primo obiettivo: superare il turno”, ha dichiarato Fonseca dopo il match. “È stata una partita difficile, però, su un campo pesante contro degli avversari che giocano la palla lunga e che ci ha fatto abbassare le linee. Non è stato semplice, ma i giocatori hanno avuto un buon atteggiamento: sono stati uniti e hanno difeso bene”.

    Si aspettava una squadra più corta, siete stati troppo lunghi?

    “Sì, soprattutto nel primo tempo. Ed era più difficile fare il contropiede. Purtroppo abbiamo sbagliato tanti passaggi dopo aver recuperato il pallone e le qualità per fare meglio le abbiamo”.

    Nel secondo tempo forse troppo paura di giocare la palla?

    “I giocatori hanno sentito il momento della partita. Non era facile rimanere corti anche quando avevamo la palla, ma penso che le qualità per tenere più il pallone le abbiamo. I giocatori, però, hanno avuto un buon atteggiamento difensivo nella ripresa, a differenza del primo tempo quando abbiamo lasciato troppo spazio nei corridoi agli avversari. Giocare contro una squadra che lancia sempre lungo sugli esterni è molto difficile e il campo era molto pesante, non ci ha permesso di trovare la velocità che volevamo durante la partita”.

    Oggi Veretout ha giocato molto più spostato a destra, è una cosa sulla quale state lavorando per il futuro?

    “Quando difendiamo contro una squadra che schiera due attaccanti, è importante iniziare la costruzione con tre giocatori. Lo abbiamo fatto in alcune partite con Cristante posizionato al centro tra i due centrali, contro il Lecce c’era Jordan sul corridoio di destra e lo stesso oggi. Quando inziamo la costruzione a tre lasciamo il terzino con più libertà di andare avanti. E in questo modo, poi, sia il centrocampista centrale sia i due difensori sono pronti a fare una marcatura preventiva sugli avversari”.

    Diawara ci sarà alla partita di andata degli ottavi, data la squalifica di Veretout?

    “Non è facile prevedere se sarà pronto, vediamo”.

    Questa squadra è adatta alla sua idea di gioco? Quanto bisognerà migliorare in vista degli ottavi di finale?

    “Questo Gent è una squadra forte e lo ha dimostrato in entrambe le partite. Negli ultimi tre anni in Europa non ha mai perso a casa e in questa stagione non ha mai subito sconfitte su questo campo in campionato. È una squadra difficile da affrontare, è molto fisica. Dobbiamo sempre migliorare, però, c’è sempre spazio per migliorare. Ovviamente avendo avuto diversi infortuni non è stato semplice trovare stabilità. Diawara era il migliore in quel momento e si è fermato. Lo stesso è successo con Zaniolo e sto citando solo gli ultimi due. È difficile avere stabilità quando bisogna cambiare sempre i giocatori importanti. Se troviamo la stabilità, sarà possibile essere anche più forti”.

    Quanto è importante MIki per la sua seconda parte di stagione, ora che è tornato dall’infortunio?

    “Questo tipo di giocatori sono sempre molto importanti, anche perché hanno esperienza. Potrei anche citarne altri, però. Nessuno di noi ha dubbi sul fatto che Pastore sia un grandissimo giocatore, qui non lo ha potuto dimostrare e parliamo di un calciatore che potrebbe essere importantissimo in qualsiasi squadra, con lui potremmo essere più forti. Perotti è stato fermo tanto ed è importante per questa squadra. Tornando a Miki, però, è importante perché in questo momento abbiamo bisogno di esperienza nella nostra squadra".

    Qual è il ruolo in cui rende meglio Miki?

    “Il trequartista, questa è la sua posizione ideale. Ma siccome nel nostro sistema gli esterni vanno molto verso l’interno, anche se viene schierato da esterno copre una zona di campo molto simile”

    Perché contro il Cagliari giocate domenica e non lunedì, nonostante l’impegno di giovedì in Europa League?

    “Non lo capisco. Credo che sia una scelta televisiva, che non abbiamo la forza di cambiare. È difficile recuperare i giocatori per domenica dopo aver giocato su un campo così pesante. Abbiamo poco tempo, con un viaggio di mezzo. Non capisco perché le squadre che giocano in Europa League non possano giocare di lunedì, sarebbe meglio per tutti, è assurdo. I giocatori non sono macchine e per loro è difficile”.