La Juventus sta cercando di cambiare mentalità con Sarri, cosa ne pensa de loro processo di cambiamento?
“Non conosco bene il passato della Juventus, conosco solo la fase con Sarri. Per me è un grandissimo allenatore, per me è il migliore di Europa. Ha un’idea positiva di calcio che mi piace molto. È vero, ha iniziato questa stagione il lavoro coni bianconeri, ma penso che stia costruendo una squadra molto forte”.
Spinazzola come sta?
“Non si è allenato con il gruppo questa settimana, ha un virus e solo oggi sarà in gruppo. Penso che non sia nelle migliori condizioni fisiche per poter giocare dall’inizio la sfida”.
Cristante è tornato in gruppo, come sta?
“È pronto. Si è allenato con noi in questi giorni. Sta bene, non è ovviamente nella miglior condizione fisica ma è pronto per essere convocato”.
Sta valutando di schierare la difesa a tre?
“Vediamo domani. C’è una possibilità, come sempre. Ma vediamo”.
Diverse avversarie stanno migliorando sul mercato. È un rischio per voi non fare mercato a gennaio?
“Ho già detto che non mi piace molto questa fase di mercato a gennaio. Non è facile trovare giocatori pronti per entrare nella squadra. A noi servono giocatori sui quali non abbiamo dubbi e non è semplice in questo periodo trovarli. Secondo me questo mercato può essere un’opportunità per comprare giocatori da comprare pensando al futuro. Però non è semplice trovare giocatori pronti a entrare nella squadra. Se ci sarà questa opportunità staremo attenti. Parlo costantemente con il direttore Petrachi su questo tipo di situazione e vedremo. Sempre con l’intenzione di migliorare la squadra. Non ci servono giocatori per fare numero”.
Kalinic ha segnato l’ultimo gol un anno fa, il 16 gennaio. La Roma, con Dzeko che ha fatto 7 gol, ha l’attaccante che ha segnato di meno. Questo è perché a voi manca una prima punta o perché i compagni non abbastanza nel gioco che lei propone
“È vero che dobbiamo fare più gol, ma il numero di gol di Dzeko o di altri giocatori non mi preoccupa. Perché Zaniolo potrebbe aver fatto più gol rispetto ad altri esterni. Quando io analizzo la squadra noto se creiamo situazioni. E la nostra è una squadra offensiva che crea molte occasioni da gol. Per me è questo l’aspetto più importante”.
Contro la Juventus si chiude la prima metà di campionato. Non avete mai vinto contro una delle prime sette in classifica: cosa manca a voi per fare il salto di qualità?
“Secondo me abbiamo sempre giocato bene contro le migliori squadre del campionato. È vero che abbiamo perso contro l’Atalanta e contro il Parma, ma abbiamo sempre giocato bene, con coraggio. Secondo me non è un problema con queste tipologie di squadre. Sono più preoccupato quando giochiamo contro squadre come il Genoa e il Torino che quando giochiamo contro la Juventus, l’Inter o il Napoli. E il problema è la mentalità, l’ambizione. Ho detto ai giocatori che, nonostante non sia stata una questione di atteggiamento, in partite come quelle contro il Torino dobbiamo volere di più, non possiamo sbagliare queste partite se vogliamo avvicinarci ai primi posti”.
Con la difesa a tre è più avanti Cetin o Fazio?
“Non ne parlo, perché non posso dirvi se la schiereremo o meno”.
La preoccupa giocare nei prossimi mesi sempre in notturna?
“Non sono particolarmente preoccupato. È come altri mesi che abbiamo passato. La squadra ha sempre risposto bene nel mese in cui abbiamo giocato tante partite. Gennaio è un mese importante per noi, ma non c’è problema”.
Come sta Kluivert?
“Inizierà ad allenarsi con noi la prossima settimana”.
Qual è la squadra migliore tra Inter e Juventus secondo lei?
“Sono due squadre totalmente diverse, nel modo di pensare il gioco. Io non preferisco nessuna della due. Sono due squadre che hanno idee molto forti dei loro allenatori. Conte ha un’idea molto marcata e per Sarri è lo stesso, sono forme diverse che mi piacciono entrambi”.
Domenica la squadra ha giocato 31 occasioni, la poca cattiveria è relativa alla mentalità di cui lei parla?
“Anche. Manca un po’ di aggressività in quella fase. Stiamo lavorando per migliorare questo aspetto delle partite ed è legato solo a quello”.
Ha visto l’atteggiamento giusto dei ragazzi in questa settimana?
“Sì, si sono allenati molto bene, ma lo stesso vale per quella scorsa e abbiamo perso contro il Torino. Per me è una partita come le altre e non intendo che non sia una partita speciale: lo so. Ma dobbiamo capire che è una sfida che non possiamo sbagliare, serve concentrazione. So però che i giocatori sono molto motivati e la loro concentrazione è totale. Quando ci sono queste tipologie di partite non sono preoccupato”.
Punta ancora su Cengiz oppure potrebbe partire per una grande offerta a gennaio?
“Non ci stiamo pensando. Sta meglio fisicamente e tatticamente. Non gioca perché Zaniolo sta giocando bene, ma non stiamo pensando di cambiare Cengiz”.
Rispetto alla sfida con l’Inter che atteggiamento difensivo dovrete affrontare con la Juventus?
“Lo stesso. Come ho già detto, in queste partite serve grande rigore difensivo. Non si può sbagliare contro queste squadre e questo tipo di giocatori. Ma noi vogliamo difendere sempre allo stesso modo: alti, lontano dalla nostra porta, rimanendo molto corti con gli spazi tra le linee. Sappiamo che affronteremo una squadra molto forte quando cerca lo spazio tra le linee. In quel caso servirà essere molto concentrati e corti”.
Da allenatore lei preferisce giocare contro una squadra meno pulita e precisa nella costruzione ma incisiva a livello realizzativo come è la Juve ora, oppure preferisce affrontare una squadra come la sua molto attenta al palleggio come era il Napoli di Sarri?
“Quando un allenatore ha intenzione di far giocare bene la squadra non cambia. Non ho dubbi che Sarri sia un allenatore al quale piace fare un buon calcio. E questa è anche l’intenzione della Juve. Ma è arrivato solo quest’anno. Le squadre più forti a livello di idee di gioco sono quelle che hanno mantenuto l’allenatore. La Lazio ha l’allenatore da diversi anni, l’Atalanta vale lo stesso. L’idea è stata la stessa nelle ultime stagioni. Cambiare non è mai facile. E il lavoro di Sarri è solo all’inizio. Ha cambiato il modo di giocare della Juventus, è totalmente diverso e a lui piace giocare bene”.
Lei spera di poter arrivare ai vertici del campionato con il gioco o con le idee o pensa che per farlo servano investimenti o lo stadio?
“Tutti hanno detto che questo è l’anno zero della Roma. Stiamo lavorando per tornare a essere una Roma più forte. Io penso che in poco tempo si stiano creando le condizioni per far sì che la Roma possa lottare contro squadre come Juventus e Inter. E io credo che questo accadrà in poco tempo”.
Un giorno andrebbe ad allenare la Juventus?
“Non penso al futuro, penso al presente. Il mio presente è alla Roma e mi piace molto essere l’allenatore della Roma. Non penso a nient’altro”.
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