C’è stata troppa arrendevolezza o inconsistenza? La squadra è inallenabile?
“Stiamo facendo di tutto. Nel momento particolare che stiamo vivendo, prendiamo gol al primo affondo del primo tempo. Riusciamo a pareggiare, non so come, ma alla prima sortita della ripresa ci fanno il secondo. È dura, cerchi di aiutare il gruppo ma gli altri corrono di più e ti mettono in mezzo: è difficile aiutarli, è difficile, ma non ci arrendiamo. È dura ma stiamo facendo del nostro meglio”.
Perché i suoi vanno così piano?
“Perché si sono allenati poco, con molti infortuni. I ragazzi hanno giocato quando dovevano recuperare. Sono stati spesso male e ora siamo in questa condizione. Io cerco di farli lavorare, ma più di tanto non posso perché ora stiamo così. Un giocatore come Zaniolo, importante in questo momento, venerdì notte è stato poco bene di stomaco e mi ha chiesto di non giocare. Ovviamente un singolo non avrebbe cambiato la partita, ma potevamo fare meglio. Il Napoli gioca bene, è in fiducia e fa girare palla, cambia spesso posizione ai suoi uomini molto bene”.
Accanirsi è ingiusto in questo momento, ma ti aspettavi un gruppo così fragile?
“Vedendo la squadra da fuori capisci determinate cose. Stando dentro le capisci meglio e cerchi di correre ai ripari e aiutare i ragazzi. C’è un po’ di tutto: il livello fisico, quello mentale e gli infortuni. Tecnicamente la squadra ha qualità, soltanto che quando prendi determinate sconfitte non riesci a sollevarti. Io ai giocatori devo dire grazie perché scendono in campo anche se non sono al cento per cento, vedi Manolas, De Rossi, Dzeko e Kolarov. Purtroppo la situazione è questa”.
“I ragazzi si sono ricompattati, vedere giocatori non al meglio che hanno voluto giocare a forza vuol dire che la faccia ce la mettono. E per me questo è importante, vuol dire che stiamo tutti sulla stessa barca. Ora cerchiamo di portarla in porto nel miglior modo possibile”.
Perché manca dinamismo alla squadra?
“Gli altri arrivano prima, corrono di più e tu grazie all'aspetto tecnico riesci a fare qualcosa, ma non è supportato dal fisico. Se mi sono pentito di aver accettato? Mai, come farei a pentirmi della Roma?”.
Come gestirai le critiche? Isolerai il gruppo dalle voci della città?
“Ci dobbiamo isolare e pensare che tra due giorni abbiamo la Fiorentina, poi ne abbiamo un’altra. Mi auguro che le partite ci facciano da allenamento”.
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