“La squadra sta vivendo un momento particolare, ho letto i dati sulla velocità e sui km percorsi: abbiamo corso quanto il Napoli ma loro hanno corso di squadra e noi no. Abbiamo sbagliato molti passaggi e questo dipende dalla mancanza dei fiducia dei ragazzi, ma voglio uomini che sappiano reagire alle avversità. È troppo facile andare bene quando la squadra va bene, quando le cose vanno male bisogna aiutarsi. I giocatori devono darsi un aiuto reciproco”.
Cengiz, Pastrore e Pellegrini sono tornati a disposizione?
“Li ho avuti a disposizione per poco tempo, tutto il mio compito è fare il lavoro del farmacista, valutare bene chi può giocare dall’inizio, ricordando di avere solo tre cambi. Sono a disposizione ma tra virgolette”.
La sconfitta di domenica e il ricordo del 7-1 di Coppa Italia possono essere uno stimolo?
“Me lo auguro, che facciano da benzina per reagire. Sette gol nella partita di coppa sono tanti e molti sono stati fatti con palla lunga a scavalcare la difesa, è una cosa che la Fiorentina sa fare bene, al di là di chi gioca. Dobbiamo stare attenti a non dare loro la profondità per poterlo rifare”.
Manca un ruba palloni nella Roma? Nzonzi-De Rossi può ancora essere una coppia di centrocampo?
“È vero quello che dice ma due mediani possono fare filtro. Avere tutti a disposizione permette di fare anche scelte differenti”.
In questo momento in cui non ha tempo per costruire un’identità offensiva, i giocatori che sanno saltare l’uomo possono essere un’arma in più?
“Una mia convinzione è questa, ma più della convinzione c’è da considerare chi sta bene fisicamente. Le mie considerazioni sono varie, sia vedere chi è bravo uno contro uno, chi è in grado di giocare 90 minuti, chi ha recuperato. Tutto ciò mi porterà a scegliere la formazione per domani”.
Come stanno Dzeko e Schick? Uno dei due potrebbe finire in panchina?
“Potrebbe, vediamo come staranno. Devo vedere come sta Dzeko, che ha preso una botta all’anca e una alla caviglia”.
La Roma ha incassato 62 reti in stagione: sta pensando di cambiare qualcosa?
“Sto pensando 25 ore al giorno come aiutare questa squadra, non è facile ma ci sto mettendo tutto me stesso in tutte le valutazioni possibili, uomini, sistema di gioco e avversari”.
Conferma la fiducia in Olsen?
“Faccio l’ultimo allenamento e questa sera sceglierò, forse anche aspettando l’allenamento di domani mattina. Ma non vale solo per Olsen, vale per tutta la squadra”.
Come vedrebbe Totti con un ruolo più incisivo nella Società? De Rossi potrà avere un ruolo quando smetterà?
“Su De Rossi ci penserà lui quando smetterà. Francesco ha già un ruolo importante, ha smesso da un anno e mezzo e c’è un processo passo dopo passo per entrare in sintonia con la Società. È un punto di riferimento importante per me e per la squadra, poi sarà la Società a vedere in quale direzione sia meglio che agisca”.
Kluivert, Marcano, Coric, Zaniolo e qualcuno della Primavera possono essere più liberi di testa in questo momento? Si può puntare su di loro?
“Mi sembra di aver utilizzato Kluivert, Zaniolo ma voglio dire una cosa: quando le cose vanno bene, chiunque entri funziona. Quando le cose non vanno bene, ci stanno anche i giovani ma ci vogliono giocatori di esperienza che sappiano guidare gli altri.”
Per domani è possibile un rombo a centrocampo?
“Sto pensando a tutto ma devo vedere l’allenamento e le risposte che mi daranno oggi i giocatori”.
Come mai la squadra non è corta e compatta? È sempre convinto dell’apporto che possono dare i tifosi?
“È logico che io voglia la squadra corta e compatta, ma è facile da dire, meno da fare. La squadra è costruita per pressare in avanti, ma dobbiamo provare a essere compatti e non dare occasione agli avversari di colpirti. I tifosi hanno capito che la squadra ha bisogno di loro. La Curva Sud ha incoraggiato la squadra fino all’ultimo. Chiedo sempre il supporto del pubblico ma il pubblico vuole anche vedere una reazione della squadra, una ribellione in campo che trascini anche il pubblico”.
La Roma continua a prendere molti gol: è il problema principale?
“Io dico alla squadra di non giocare la palla nella nostra metà campo. Non capisco perché tutte le squadre oggi vogliano iniziare a giocare a partire dal portiere. Ogni allenatore fa le sue scelte ma io voglio che noi restiamo compatti per aiutarci l’un altro. Essendo compatti si riescono a mascherare le difficoltà, ma al momento non riusciamo a essere compatti”.
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