Mirante: “Abbiamo l’obbligo di provarci fino alla fine”

“Ci stiamo sacrificando per raggiungere questo quarto posto. Sappiamo che le cose si sono un po’ complicate ma abbiamo l’obbligo di provarci fino alla fine”: Antonio Mirante sogna ancora la qualificazione in Champions dopo il successo sulla Juve all’Olimpico.

“Nelle ultime gare siamo un po’ cambiati a livello di atteggiamento difensivo, siamo meno esposti e quando abbiamo palla siamo quasi sempre messi bene” ha detto il portiere giallorosso ai microfoni di Sky Sport a fine gara. “Questo ci fa ritrovare fiducia e anche i risultati stanno arrivando”.

Potresti essere tu il portiere titolare il prossimo anno?

“La verità è che io sono venuto qui conscio del mio ruolo ad inizio anno, poi le cose sono cambiate con il tempo e ovviamente giocare è bello. Ma la questione non è quella di pensare a cosa farò l’anno prossimo qui, ma è una questione di lavoro: devo approcciarmi al meglio al mio mestiere. Nonostante sapevo ad inizio anno che ero stato chiamato qui come secondo, io mi sono sempre allenato come se la domenica avessi dovuto scendere in campo. Da questo punto di vista sono fortunato perché ho un preparatore che non mi molla e anche io sinceramente non ho mai avuto l’atteggiamento di chi viene a fare vacanza qui a Roma”.

Senza mancare di rispetto a Di Francesco, ma il fatto di dover sempre rincorrere all’indietro vi toglieva tranquillità?

“Era un altro tipo di gioco, privilegiavamo la manovra da dietro e questo in fase di uscita ti porta ad essere scoperto se porti palla. E per questo è capitato che diverse volte le squadre ci hanno infilato. Non è sicuramente una questione di demerito dell’allenatore precedente, è anche nostro demerito per in campo ci andiamo noi e abbiamo delle responsabilità. Siamo giocatori esperti e alcune cose bisogna saperle fare a questi livelli. Le cose sono poi cambiate e il fatto che non prendiamo gol ti porta tutta una serie di conseguenza positive”.