Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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    Ranieri: "Dalla squadra voglio una risposta di carattere"


    Le parole del tecnico giallorosso nella conferenza stampa a due giorni da Roma-Napoli

    Tutte le parole di Claudio Ranieri a due giorni dal match dello Stadio Olimpico contro il Napoli.

    Come sta la squadra dopo la sosta?

    “Finalmente ho rivisto lo spogliatoio pieno, naturalmente chi era stanco ha fatto massaggi e si è sottoposto a delle cure. Oggi vedrò dei ragazzi sul campo, ma erano belli propositivi, questa è la cosa importante”.

    Roma-Napoli è anche lei contro Ancelotti: che sensazioni ha nel ritrovarlo?

    “Ritrovare Carlo è sempre un piacere, è un ex grande giocatore, grande allenatore e sono molto contento di salutarlo. Ovviamente spero che quella di domani sia un partita positiva per noi”.

    Dopo Ferrara ha utilizzato toni molto forti, cosa molto rischiosa in certi casi: cosa si aspetta dalla squadra?

    “Se ho fatto una comunicazione forte, mi aspetto una risposta altrettanto forte. Un allenatore non fa mai nulla per caso. Mi aspetto da giocatori importanti e che giocano nella Roma, una forte risposta di carattere e di personalità”.

    Olsen sembra in difficoltà in questo periodo: lo metterà in discussione?

    “No, per me Robin è un buonissimo portiere. Prima che venisse alla Roma già lo seguivo: ha la mia fiducia”.

    Kolarov e De Rossi stanno tornando?

    “Sono due giocatori importanti, pezzi da novanta. Se dovessi averli in campo sarebbe una grande cosa per me e per i tifosi. Piano piano stanno tornando tutti, anche se non sono al cento per cento. Devo valutare bene tutte le risorse a disposizione: non mi piace rischiare di perdere un giocatore per tre partite solo per farlo giocare una. Questa è sempre stata la mia filosofia. Valuterò bene le mie scelte sperando di non portarli a una fase critica”.

    Viste le basi da cui sta partendo, il traguardo Champions sarebbe uno dei maggiori successi nella sua carriera? Pensa che i dissidi nello spogliatoio possano lasciare degli strascichi?

    “Io credo che questa squadra abbia le potenzialità per lottare per la Champions. Davanti a noi ci sono avversarie che spingono forte. Ma mi auguro che i miei giocatori riescano a reagire forte a ogni avversità. Il fatto di El Shaarawy e Dzeko è normale e accade in ogni famiglia. È tutto apposto ed è questa la cosa più importante”.

    In questi giorni ha mai pensato “chi me l’ha fatto fare”?

    “Mai, perché la Roma io l’ho sempre seguita. Anche se stavo lontano. Sapevo dove stavo venendo e mi sono messo al lavoro, sperando di cogliere i frutti sperati da tutti”.

    Quanto sarà importante l’apporto dei tifosi in queste due partite nel giro di quattro giorni?

    “Il rapporto tifosi-squadra a Roma è tutto, lo è sempre stato e lo sarà sempre. L’ho sempre detto e pensato: cambiano i giocatori, i tifosi e i presidenti, ma il tifoso resta sempre lì. E vuole vedere che dai tutto sul campo. È questo che chiedo alla squadra. I nostri tifosi sono l’arma in più che può darci la fiducia e la consapevolezza nei nostri mezzi. Dopo un errore bisogna incoraggiare un ragazzo, perché quando sbagli se il pubblico rumoreggia è un colpo. Spero che loro capiscano il momento della squadra e ci stiano dietro con fiducia e con amore”.

    Per quale motivo è stato sostituito El Shaarawy a fine primo tempo contro la SPAL?

    “È stata solo una riflessione tattica. I ragazzi sono abituati a giocare con il 4-3-3, mentre io avevo richiesto agli esterni di lavorare diversamente con il 4-4-2. A inizio ripresa Il cambio è stato tattico non è collegato al dibattito che hanno avuto”.

    Manolas sta rientrando?

    “Ho diversi giocatori che stanno rientrando, oggi Kostas andrà sul campo. Tutti vogliono esserci, tutti vogliono mettersi a disposizione in questo momento di difficoltà e questo è motivo di soddisfazione. Sarà a me la decisione. Valuterò. Lui vuole giocare, già me l’ha detto. Ma io voglio valutare bene il tutto”.

    Quanto sarà importante pressare il Napoli?

    “Il Napoli è cambiato con Ancelotti, è molto più verticale. Andranno subito al dunque, cercheranno tante volte la palla filtrante nel nostro centrocampo, ma bisogna stare attenti alle linee. Conviene stare giudiziosi e pressare al momento giusto”.

    C’è un elemento o più elementi positivi a cui i tifosi possono appellarsi per questo finale di stagione?

    “Il tifoso della Roma è sempre positivo, per questo poi ci resta male. Dobbiamo appellarci alle partite che ci sono, abbiamo ottimi scontri valevoli per una piazza importante. Noi tifosi dobbiamo restare fiduciosi, sperando che si riesca a ottenere l’obiettivo che tutti abbiamo a cuore”.

    Perché fa la conferenza a due giorni dalla partita e non alla vigilia?

    Preparare una partita non è uno scherzo. Stando all’estero mi sono abituato a farla due giorni prima, ho capito che è molto meglio, per concentrarsi totalmente sulla squadra alla vigilia del match”.