“Sappiamo quanto conta la partita contro la Juve anche per la città, noi dobbiamo fare tre punti”: Alessandro Florenzi ha parlato ai microfoni di SkySport in vista del big match sfida di domenica all’Olimpico.
“Se sarà l’ultima spiaggia in chiave quarto posto? Se non è l’ultima, siamo lì” ha aggiunto il numero 24 giallorosso.
Dove siete più distanti dalla Juve?
“La differenza quest’anno sono 30 punti, quindi ci sono più aspetti. Noi dobbiamo mettere un punto e ripartire. Questa è la peggiore stagione degli ultimi anni. Ripeto, dobbiamo metterci un punto e ripartire compatti”.
Ronaldo è salito a 600 gol: qual è la qualità che ti colpisce di più di lui?
“Vedo nei suoi atteggiamenti la voglia di essere o provare a essere il migliore, quindi il desiderio di migliorarsi, sempre”.
A proposito di 600 gol, tu hai giocato anche contro Messi: che differenze riscontri tra i due?
“Sono differenti, li potrei paragonare a Stephen Curry e LeBron James o a Roger Federer e Rafa Nadal. Uno ha la costanza di provare a essere il migliore, l’altro dà l’idea di aver ricevuto un dono dal Signore”.
Quanto vi ha deluso e fatto arrabbiare il pareggio di Genova?
“Ci hanno levato un pezzo di speranza per la Champions, siamo amareggiati e dobbiamo anche per questo provare a vincere domenica”.
7 punti persi nei minuti di recupero, non può essere casualità: cosa vi manca?
“Sono tanti punti, vero: non so se è concentrazione o appagamento. Abbiamo perso diversi punti a metà stagione, anche quando avevamo le vittorie in tasca, potevamo fare meglio in alcune partite: il rammarico è sicuramente quello”.
258 presenze. 27 gol. 32 assist. Qual è il momento più emozionante, uno su tutti, da quando sei a Roma?
“Le partite con Barcellona e Liverpool all’Olimpico. Speriamo di tornare a giocare presto queste partite”.
In questi giorni la rimonta del Liverpool ha riportato alla luce, 12 mesi dopo, l'impresa della Roma contro il Barcellona. Perché 12 mesi dopo avete avuto un rendimento inferiore sia in Champions sia in campionato?
“Ogni anno è a sé. Ci sono cose che non sono andate per il verso giusto e non siamo riusciti a ottimizzare. L’anno scorso abbiamo avuto questo exploit in Champions, il prossimo anno dovremo fare meglio”.
In questi giorni si parla molto dello stadio, come ti poni di fronte a questo argomento?
“Mi viene da sorridere, perché penso a Francesco Totti, a cui sono state fatte più volte queste domande. Se continuo così rischio di fare la sua fine, ovvero di non giocarci. Io penso che questa società e soprattutto questi tifosi abbiano il diritto di sostenere la loro fede nel loro stadio”.
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