Le parole di Claudio Ranieri nella conferenza stampa a due giorni da Roma-Cagliari.
La Roma arriva alla prossima gara dopo aver conquistato sette punti e subito solo un gol. Si può temere un calo di tensione?
“Io credo che si debba rispettare sempre ogni avversario, ma i ragazzi stanno lavorando intensamente e seriamente proprio per poter concorrere a questo posto in Champions League. Ci sono tante squadre in lizza e sarebbe da sciocchi prendere questa sfida sottogamba. Il Cagliari è una squadra che non molla mai, sta facendo un gran finale, ha ottimi giocatori. Pavoletti è il loro punto di riferimento costatane in ogni pallone alto. Sarà una sfida da giocare con molta intelligenza e attenzione”.
El Shaarawy è in doppia cifra e sembra aver trovato continuità: che giudizio dà alla sua stagione?
“È un ragazzo coscienzioso, riesce a fare entrambe le fasi con ottime diagonali in difesa e in attacco è arrivato in doppia cifra. Sta dando un grosso contributo da quando è qui”.
Dzeko gioca meglio da solo?
“È un giocatore che ama partecipare al gioco, quello che ha fatto vedere a San siro è il suo habitat naturale. Venire incontro, fa da punto di riferimento per giocatori che si inseriscono. Può giocare con qualcuno accanto, chi gli sta vicino deve capire il suo gioco e inserirsi al momento giusto”.
Pastore come sta? Ha le carte in regola per poter partire da titolare?
“Titolare non lo so, ma lo sto vedendo molto bene dall’altra settimana. Sta recuperando fortemente e lo vedo motivato”.
Schick è ancora nei suoi piani?
“Sono convinto che sia un grosso campione. C’è chi matura prima e chi dopo. Lui ha tutti i requisiti per diventare un gran giocatore”.
Cengiz è stato sostituito all’intervallo con l’Inter: il suo è un problema fisico o tattico?
“Un po’ tutte e due le cose. Quando giochi in quella posizione o crei problemi all’avversario o è l’avversario a crearli a te. È rientrato, si sta allenando molto bene. Da lui mi aspetto tanto”.
Pensa di poter allenare al Roma anche la prossima stagione?
“Io mi sento l’allenatore della Roma fino alla fine del campionato. Poi si vedrà. Mi hanno chiamato e ho accettato a scatola chiusa questa seconda parte di stagione. Punto”.
Sabato mancheranno Zaniolo e Cristante: quanto perderete in equilibrio? Coric come sta?
“Quando mancano pedine abituate a giocare qualche contrattempo a livello di fluidità di gioco può capitare. Mi auguro, però, che chi giocherà al posto loro faccia un surplus di lavoro e che tutta la squadra riesca a bilanciare questa mancanza. Coric è un gran buon giocatore, non è facile cambiare nazione, à la prima vota che esce da casa, ha buone qualità e deve solo adattarsi al calcio tattico italiano”.
Spalletti prima della partita contro la Roma ha parlato di un gioco che deve partire dal portiere palla al piede. Sembrava un po’ andare in contrasto con la sua filosofia, cosa ne pensa?
“Io credo che dipenda dalla squadra che si ha, dalla qualità e dalle caratteristiche dei propri giocatori. Ognuno può fare il calcio che vuole. Il bello di questo sport è che non c’è niente di certo e dogmatico, ognuno può fare il proprio gioco. Il calcio è semplice, sono i giocatori e gli allenatori che lo rendono difficile”.
Affronterete una delle squadre più forti su palle inattive, come si comporterà con le marcature: saranno a uomo o a zona?
“A me di solito piace la marcatura a uomo, ma bisogna sempre valutare quali giocatori si hanno in squadra. Per questo in alcune situazioni ho fatto la zona, che necessita sempre tanta attenzione”.
Come sta Perotti?
“Si sta allenando molto bene, ha recuperato ma ancora non ha 90 minuti”.
Cragno e Barella sono due nomi accostati alla Roma, le piacerebbe allenarli il prossimo anno?
“Sono tutti e due fortissimi, che avranno un futuro roseo anche in Nazionale. Non penso al prossimo anno, ma alla partita contro il Cagliari”.
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