Mancini, Alderweireld e Veretout: a che punto sono queste trattative?
“Non parlerei dei singoli ma di reparto. Con l’uscita di Manolas e di Marcano abbiamo necessità di portare due difensori centrali all’allenatore. Abbiamo le idee chiare e spero a breve di poter ufficializzare qualche entrata, ma non trovo giusto parlare del singolo giocatore”.
Pastore e Nzonzi saranno ancora della Roma?
“L’allenatore è stato molto chiaro, ci ha chiesto di poter guardare tutti e poi di tirare una linea per decidere chi possa far parte del progetto tecnico. Non essendo stato nel campionato italiano non ha potuto avere delle conoscenze totali su di loro. Tireremo le somme al termine dei 15 giorni di ritiro a Trigoria”.
Ci sono stati passi avanti nella trattativa per Dzeko all’Inter? E su Higuain?
“Non parlo dei singoli, sono molto silenzioso in ciò che faccio, non amo dare vantaggi. Comunico solo con chi deve prendere decisioni riguardo le spese da affrontare, nello specifico il CEO Guido Fienga. Parlo di reparti, un centrocampista arriverà ma riguardo i nomi lascio l’attività ai giornali”.
In questi giorni si sente parlare del futuro di giocatori come Florenzi e Zaniolo: può dire se resteranno alla Roma?
“Colgo l’occasione per dire quello che penso: nel momento in cui in conferenza stampa ho sgridato Zaniolo come un padre di famiglia, per farlo rientrare in certi comportamenti di professionalità, qualora ne fosse uscito, si è subito detto che lo avevo messo in vendita, ma questo non assolutamente vero. Il mio lavoro non si limita solo al calciomercato, sono una persona di campo e ho un contatto diretto con i miei calciatori. Se su ogni espressione bisogna montare un caso... Comprendo la linea di dover vendere giornali ma non ho mai messo in vendita Zaniolo. Il mercato è pieno di insidie, ma se la domanda “Zaniolo è sul mercato?”, no, non è sul mercato. Poi nella vita e in questo ambiente bisogna saper valutare tutto. Mi piace essere chiaro e diretto su questa situazione.
Nella precedente conferenza stampa ho parlato anche di Baldini come risorsa della Roma e per Petrachi. Voglio essere chiaro: se faccio una trattativa, ad esempio su Alderweireld e mi rendo conto che Franco Baldini ha lavorato al Tottenham diversi anni e ha degli ottimi rapporti con vertici e può essere di supporto alla Roma per prenderlo e per far risparmiare dei soldi alla Roma è evidente che mi avvalgo del suo supporto. Se poi vogliamo dire che è Baldini a fare il mercato della Roma, siamo totalmente nell’errore. È un equivoco su cui si gioca tanto e non mi piacciono gli equivoci. Vorrei che fosse chiaro a tutti che l’amico Franco deve essere di supporto alla Roma. Chiudo questa parentesi e spero di non aprirla mai più.
Florenzi? Non l’ho mai messo sul mercato. Sappiamo che il mercato è sempre aperto, possono arrivare offerte ma le certezze e i punti fermi di questa squadra li conosciamo molto bene”.
A centrocampo quanti elementi arriveranno?
“Per fare calciomercato è facile comprare, ma un buon direttore sportivo deve essere anche bravo a vendere chi non rientra nei piani tecnici. Qualora dovessimo decidere che certi calciatori non faranno parte del progetto tecnico lo accompagneremo all’uscita. Poi se si potrà puntare su qualche giovane forte lo farò volentieri”.
Dovremo spettarci tanti cambiamenti rispetto alla rosa attuale? In che settore arriverà il prossimo colpo?
“Mi auguro che sia in difesa. Abbiamo Juan Jesus, Fazio e due sono usciti, giocando a quattro dovremmo avere quattro o cinque centrali. Manderemo sicuramente a giocare Capradossi, il Mister sta provando Kolarov centrale ma non è il suo ruolo. Quanto prima metterò a disposizione del mister almeno un difensore centrale.
Sui cambiamenti, facciamo passare questi 15 giorni per la conoscenza del Mister. L’idea del cambiamento c’è, mi piacerebbe cambiare, per ricreare voglia, entusiasmo e la competizione che un giocatore nuovo ti porta. L’entusiasmo e la voglia come quella di Spinazzola portano tanto. Se c’è qualche giocatore non felice mi piacerebbe poterlo accompagnare ma poi c’è la questione dei prezzi, degli ingaggi. Tempo al tempo, abbiamo dei margini su cui lavorare. Stiamo lavorando bene, con voglia e consapevolezza di poter cambiare. C’è aria di rinnovamento e spero che potrete vedere i risultati”.
I tifosi possono aspettarsi un colpo su cui si possano emozionare?
“Il Mister ha dato delle linee guida. Sul colpo sensazionale non mi esprimerei. Bisogna lavorare in silenzio, a fine mercato tireremo le somme, poi sarà sempre il campo a dare il suo giudizio. Spesso le grandi aspettative rimangono deluse mentre il pessimismo può essere spazzato via. Non faccio promesse, mi auguro che dalle prime giornate i tifosi potranno vedere una Roma diversa”.
Infine ecco il messaggio rivolto a Sinisa Mihajlovic.
“Ho lavorato un anno e mezzo con Mihajlovic, posso dire che è una persona straordinaria e vera, oltre che un grande allenatore. Ha avuto il coraggio di presentarsi in conferenza e di dare forza e voce a tante persone che soffrono, a testimonianza del suo valore. Sono convinto che riuscirà a vincere questa battaglia, un grande in bocca al lupo”.
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