“Nessuno più di noi sa che il 2-1 è un risultato che non ti fa stare tranquillo, ma è un buon risultato”: Daniele De Rossi è soddisfatto del successo dell’Olimpico in Champions contro il Porto, ma guarda già al ritorno.
“Sarei stato contento prima della partita se mi avessero detto che avremmo vinto 2-1” ha aggiunto il capitano giallorosso. “Certo, non bisogna prendere gol in Portogallo e bisogna fare una partita attenta come abbiamo fatto stasera. Cambia molto dal 2-0 però partiamo avvantaggiati. Le percentuali? 51% contro 49%”.
Ti pressavano sempre: come hai vissuto la partita in questa condizione?
“Ho giocato con la marcatura a uomo quasi tutti i novanta minuti sempre, ma lo sapevamo che Conceiçao marcava sempre il mediano basso. Me lo aspettavo quindi: non è divertente per noi mediani ma è una partita di sacrificio e cerchi di fare un po’ di più di fase difensiva e cerchi di dare una mano in appoggio, ma non è un problema particolare”.
C’è rammarico per il gol subito?
“Sì perché a differenza di quanto avevamo fatto vedere negli ultimi mesi siamo stati abbastanza compatti come squadra, concedendo niente o pochissimo, e quindi prendere un gol così su una palla svirgolata appena dopo il nostro raddoppio ci ha fatto male e ci ha messo anche un po’ di paura. È un vero peccato perché in tutta la partita eravamo stati davvero attentissimi, ed è quello che chiedevamo ai noi stessi da tanto tempo”.
Vi aspettavate un Porto così aggressivo e compatto?
“Sì, avevamo studiato i loro filmati, sapevamo che la squadra era diversa da quella affrontata qualche anno fa. Giocano un più sul fisico e sulla verticalità rispetto al passato quando la squadra era allenata da Lopetegui o Espirito Santo. Sono forti e fisici, diverse da altre squadre classiche portoghesi. Ma ce l’aspettavamo e non siamo stati colti alla sprovvista. Noi abbiamo con noi anche Ivan Marcano che ha giocato diversi anni in passato con loro e ci aveva avvisato che quella attuale era tutt’alta squadra”.
Zaniolo è il più giovane a segnare una doppietta in Champions…
“È un altro piccolo, nemmeno tanto piccolo, record che si aggiunge a quello che lui sta mostrando partita dopo partita e anche allenamento dopo allenamento. Ha una prepotenza fisica incredibile per un ragazzo di 19 anni e la abbina anche a un’ottima tecnica. Secondo me, e secondo un po’ tutti, è già un grande giocatore e diventerà un campione”.
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