Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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    Di Francesco: “Con il Bologna ci vuole lo stesso atteggiamento di Roma-Porto”


    Le parole di Eusebio Di Francesco nella conferenza stampa della vigilia di Roma-Bologna

    Dopo la vittoria nell’andata degli ottavi di Champions League, la Roma è attesa dalla sfida contro il Bologna all’Olimpico.

    “Contro il Porto abbiamo speso tanto fisicamente e mentalmente ma la squadra ha dimostrato di avere un equilibrio maggiore anche nel momento di soffrire”, ha dichiarato Eusebio Di Francesco nella conferenza stampa della vigilia. “Deve essere un punto di partenza, un atteggiamento da squadra che ci dobbiamo portare dietro anche domani”.

    Da Bologna al Bologna: quanto e come è cambiata la Roma da quel momento difficile?

    “Quest’anno di momenti se ne sono alternati, ora bisogna sbagliare il meno possibile. È un ricordo non bello che deve servire per non tornare indietro. È un Bologna nuovo, con un allenatore nuovo e che lavora in maniera differente”.

    Rivedremo Zaniolo ala destra? Come sta vivendo questo momento di massima popolarità?

    “Devo considerarlo per forza di cose in quel ruolo. Non ho molti attaccanti a disposizione, El Shaarawy per di più è in dubbio per un colpo ricevuto ieri e andrà valutato. Con Cengzi e Schick fuori abbiamo solo quattro attaccanti, quindi potrebbe rigiocare in quel ruolo anche domani. Un appello generale è quello di farlo vivere in maniera serena, ha 19 anni, non deve avere troppe pressioni e responsabilità. C’è un discorso di crescita, in questo momento gli sta bene la maglia numero 22, l’ambiente deve considerarlo come un giocatore di grande prospettiva e che deve dimostrare ancora tanto”.

    Come vi regolerete con la gestione di De Rossi?

    “È una gestione quotidiana, ieri ha lavorato a parte ma era programmato. Oggi si allenerà con la squadra, potrebbe essere della partita sto valutando in base alle condizioni di tutta la squadra e del percorso da qui alla fine della stagione”.

    Nzonzi è diventato un giocatore al quale si può rinunciare facilmente? Kluivert come sta vivendo questa fase?

    “Si può rinunciare in generale ai giocatori in base alla condizione fisica, non farei un discorso di titolari e panchinari. È giusto avere tanti giocatori a disposizione per competere. Mi fa piacere se i giocatori hanno sempre il desiderio di dimostrare. Kluivert viene da un contesto differente ed alti e bassi fanno parte di un percorso di crescita. A volte si dà troppa importanza a quello che sentono intorno a loro ad esempio sui social. Le cose più importanti da ascoltare sono all’interno di Trigoria e principalmente dall’allenatore. Justin si sta allenando veramente bene in questo periodo, con attenzione. Ha cambiato il suo modo di affrontare gli allenamenti e questo è un aspetto positivo”.

    La Roma ultimamente è apparsa più solida difensivamente: merito del cambio di modulo, del ritorno di De Rossi o del baricentro più basso della squadra?

    “Il baricentro non è più basso, è importante la capacità di saper scegliere quando abbassarsi sempre rimanendo corti come squadra. Ci allunghiamo meno, il centrocampo a tre da un po’ di copertura sulle linee interne. Il sistema di gioco può variare, in passato abbiamo detto che il 4-2-3-1 ci faceva stare meglio in campo ma quello che conta è avere la mentalità giusta e difendere da squadra. Sono tutti aspetti che partono dalla testa e poi dal lavoro”.

    Juan Jesus sarà titolare al centro della difesa? O lo tiene in considerazione anche per la fascia sinistra?

    “Come terzino sinistro è più adattabile Marcano di lui. Juan lo vedo più come centrale ma non ho ancora deciso niente dietro. Anche Marcano è in grande crescita, sono contento di come si sta allenando tutta la squadra ma in campo ne posso mettere solo 11”.

    In attacco ci sono gli uomini contati: Florenzi può giocare alto con Santon terzino?

    “In questo momento e in questa partita non ci sto pensando. Per il 4-3-3 al momento cerco interpreti diversi in certi ruoli. In altre gare potrei cambiare idea”.

    Ieri il Milan ha vinto a Bergamo: cosa può avere in più Roma per chiudere al quarto posto?

    “I risultati. Il Milan sta dando grande continuità, ha preso un giocatore che come tocca palla in questo momento segna. Hanno sempre dimostrato compattezza, come ieri contro una squadra che noi abbiamo trovato in una condizione strepitosa. Con l’Atalanta noni avevamo giocato un ottimo primo tempo, poi siamo mancati nella continuità. Il Milan è una delle squadre da battere nella corsa al quarto o al terzo posto Piatek e Paquetà hanno dato nuova linfa a questa squadra”.