Tre punti fondamentali nella corsa al quarto posto della Roma: i giallorossi vincono 3-2 in casa sul Torino, con una prestazione convincente nel primo tempo e di carattere nella ripresa. Dopo il 2-0 dei primi 45 minuti, firmato Zaniolo e Kolarov (bravo a trasformare dal dischetto), gli uomini di Mazzarri trovano il pareggio con Rincon e Ansaldi, prima del definitivo 3-2 siglato da El Shaarawy al 73'.
“Come al solito ce la siamo un po’ complicata. Nel primo tempo avremmo meritato un vantaggio più ampio per quanto dimostrato dalla squadra. Volevamo essere aggressivi, alti, in alcuni momenti forse sarebbe stato meglio palleggiare di più, non si può andare sempre a 300 all’ora. Alla fine qualche giocatore aveva i crampi e questa è la dimostrazione che c’è grande voglia, questi giovani vogliono andare avanti e attaccare. Ci manca l’esperienza per addormentare la gara in certi momenti, però fino al gol del 2-1 ho visto grande qualità, abbiamo avuto occasioni per chiuderla e non l’abbiamo fatto. La vittoria di oggi è una dimostrazione di grande forza, c’è stata la capacità di reagire dopo il 2-2 mettendo in campo le giuste idee”.
Dzeko è stato poco incisivo nelle occasioni avute per chiudere la partita?
“Lui è troppo importante per noi. Ha giocato veramente bene per la squadra, è mancato in fase realizzativa. Sappiamo che a lui piacciono i gol difficili. Mi auguro che ricominci presto, uno come lui non può essere fermo a due gol in campionato per le qualità che ha: ne abbiamo bisogno”.
La Roma ha mosso benissimo la palla bene nel primo tempo, forse serve una difesa più attenta quando vi chiudete davanti alla porta?
“Condivido pienamente, ci stiamo lavorando. La squadra sta facendo meglio a livello difensivo, spesso abbiamo concesso situazioni su palle non pulite, ma oltre al palo nel primo tempo di Iago Falque non ci sono state tante situazioni a loro favore. Alcuni scenari bisogna migliorarli, anche perché gli errori li paghiamo sempre profumatamente. Dico sempre, però, che se facciamo tre gol avendo i nostri attaccanti che ne hanno fatti pochi, significa che la manovra corale è di ottimo livello”.
I gol vengono da giocate e intese collettive: questa squadra ora crede di più in quello che fa?
“Sono contento, perché i ragazzi stanno lavorando davvero bene e la squadra sta crescendo tanto. Dobbiamo far meglio in fase difensiva, questo è certo. A volte serve paradossalmente meno aggressività e leggere meglio le situazioni. Se vinci due a zero non puoi prendere un contropiede avversario come capitato in diverse occasioni oggi”.
Cosa vede nel gol di Zaniolo?
“Caparbietà, forza fisica, è un ragazzo che crede in quelle cose e non molla niente. Fa tanta fase difensiva, è da lì che nasce la sua fase offensiva. Recupera tantissimi palloni, rompe le trame avversarie. Vi assicuro che in allenamento è uguale a come gioca e questo è l’aspetto più importante per un giovane”.
Oggi il centrocampo era diverso rispetto al solito, con tre giocatori di assalto: questi cambi di gerarchia hanno anche cambiato la filosofia di gioco rendendola più offensiva?
“Cristante l’anno scorso giocava da trequartista all’Atalanta, mentre Pellegrini è una mezzala. Ma hanno tutti e due la capacità di intercambiarsi nei vari movimenti, non stanno mai fermi e si aiutano. Spesso pecchiamo in fase tattica, ma rimediamo con generosità e la voglia di correre tutti insieme. Nzozni è importante, come gli altri che sono infortunati, anche perché avremo tantissime partite. Ho Perotti fuori e dopo lo stop di oggi anche Cengiz: Zaniolo potrà essere utile nella zona più esterna del campo, può farlo e ci darebbe anche maggiore equilibrio, consentendoci di schierare un attaccante in più”.
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