Serie A, Domenica, 24 NOV, 18:00 CET
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    Pellegrini: “Credo in questa Roma”


    Le parole del numero 7 giallorosso ai microfoni di SkySport in vista di Roma-Torino

    “Sicuramente dobbiamo cercare di fare meglio del girone di andata per accedere alla prossima Champions, ma credo nei miei compagni e nella squadra”: un Lorenzo Pellegrini propositivo si appresta ad affrontare la prima gara del girone di ritorno di Serie A contro il Torino.

    “Sarà una sfida molto bella, non verranno qui per fare una passeggiata” ha proseguito il numero 7 giallorosso ai microfoni di SkySport. “Loro vorranno vincere, ad inizio anno è importante per tutti. Ma vogliamo ovviamente prendere i tre punti anche noi e cercheremo di farlo, visto che tra l’altro giochiamo davanti ai nostri tifosi”.

    Torino e poi l’Atalanta a Bergamo, vi aspettano due sfide dure: è un quarto posto a rischio?

    “Non è a rischio perché nonostante qualche difficoltà siamo ancora lì e sono fiducioso. Credo nei compagni, credo nella squadra. Possiamo arrivare al nostro obiettivo e raggiungere le prime quattro, sarebbe assurdo non farlo. Dobbiamo cercare di fare meglio del girone di andata e vincere di più. Abbiamo anche superato gli ottavi di Coppa Italia e siamo felici, abbiamo trovato una bella atmosfera allo stadio nonostante la gara non avesse lo stesso appeal di altre sfide. I tifosi si sono fatti trovare allo stadio e questo ci ha aiutati davvero molto”.

    Siete in tre a poter giocare da trequartista, considerando Zaniolo e Pastore oltre te. Servirà versatilità per giocare a turno tutti?

    “Siamo noi tre per un posto. Io sono a disposizione del Mister anche per il ruolo di mediano. Mi sono trovato bene anche se credo che come trequartista mi trovo meglio e mi diverto di più perché sono più libero di giocare. Ma faccio quello di cui c’è bisogno: per la mia squadra farei anche il terzino, quindi non ho problemi a fare il mediano”.

    Cosa cambia per te passare dal ruolo di trequartista a centrocampista più basso come posizione?

    “Cambia quello che apprezzo del trequartista, che non si deve pensare troppo a cose tattiche. Il mediano ne ha più necessità, deve essere schermo della difesa per evitare buchi in mezzo al campo. Mi abituerò, sono a disposizione del mister in qualsiasi ruolo, ripeto”.

    Chi osservi con più attenzione tra i più grandi centrocampisti al mondo?

    “L’ho detto spesso, mi ha colpito molto Modric quando abbiamo giocato contro. L’ho osservato per come riesce a vedere prima la giocata, che è una delle più grandi qualità che un centrocampista deve avere”.

    Giochiamo un attimo. Sei a casa, guardi la Tv e senti questa notizia su Sky: "Il Psg per giugno sta pensando di sostituire Rabiot, che va al Barca, con Lorenzo Pellegrini". In quel momenti cosa pensi?

    “Non penso niente, spengo la tv e vengo ad allenarmi a Trigoria, che è la cosa più importante per potermi migliorare”.

    Hai 22 anni. Ti vedi a lungo qui? Pensi che un giorno potrai diventare il capitano?

    “L’ho detto spesso, già giocare con i propri colori è una responsabilità e un onore grande per me, come per Daniele, Alessandro e come lo è stato prima per Francesco. Davvero un grande onore. Avere la fascia al braccio è poi una cosa ancora più importante. Lavoro per questo, per continuare a crescere con la società e i miei compagni”.

    Se dovessi decidere se arrivare tra le prime quattro, vincere la Coppa Italia e tornare in semifinale di Champions, cosa sceglieresti?

    “Arrivare tra le prime quattro è un obiettivo come anche la finale di Coppa Italia, ce lo siamo posti come obiettivo. Ma ripeterei la semifinale di Champions per l’atmosfera e la gioia che abbiamo visto nei nostri tifosi e nei miei amici nel vedere la Roma giocare una sfida di quel livello. Magari stavolta provando ad arrivare in finale. Contro chiunque fosse”.