Tutte le parole di Eusebio di Francesco alla vigilia della sfida di Champions League contro il Viktoria Plzen.
Da quando è arrivato alla Roma ha chiesto equilibrio, prima del Frosinone e del Derby serviva per non deprimersi: ora servirà per gestire l’entusiasmo?
“Nelle parole che ho detto ai ragazzi dopo il Derby ho ribadito l’importanza di un concetto, era proprio l’equilibrio: ho parlato solo di quello. Bisogna lavorare e dare continuità a quello che stiamo facendo. La gara è stata ottima, il derby vale doppio come vittoria, ma l’equilibrio è fondamentale, serve continuità negli atteggiamenti e nel modo di stare in campo. Questa è la base da cui stiamo ripartendo”.
Qual è il ruolo ideale di Florenzi?
“Florenzi vuole stare in campo, ma il ruolo che sente principalmente è quello del terzino, lo dice lui. Poi sono io a scegliere dove metterlo. L’anno scorso con Florenzi terzino destro abbiamo fatto benissimo. Lui può fare tutti e due i ruoli. È un vantaggio averlo a disposizione”.
De Rossi e Pastore non sono usciti al meglio dopo il Derby: ci sarà un cambio di sistema di gioco?
“Ho lavorato tanto sul 4-3-3, come sto lavorando molto sul 4-2-3-1. Nelle interpretazioni delle gare possiamo alternare i due sistemi di gioco. Anche nel Derby con l’ingresso di Cristante mi sono messo 4-3-3. Per poi finire con il 5-3-2. Spesso dipende dagli avversari e si può modificare a partita in corso. È un vantaggio in più che abbiamo in questo momento”.
Kolarov ha giocato con un dito fratturato: è questo atteggiamento che chiede ai suoi ragazzi?
“Sì, non gli ho fatto i complimenti a fine gara per non fare uscire la notizia, ma l’abbiamo fatta venire fuori ugualmente. Alexsander è stato un grande, ci teneva in maniera particolare e ci tiene anche per domani. È in dubbio e vedremo che scelte farò”.
Kluivert è pronto per la Champions?
“Potrebbe giocare anche dal primo minuto”.
Edin Dzeko deve modificare l’atteggiamento?
“Edin deve ritrovare solo il gol, l’attaccante vive di quello. A me è piaciuto nel Derby a parte una decina di minuti è ripartito alla grande. È stato importante nel primo gol e in tante altre situazioni. Me lo tengo stressato. Gli attaccanti vanno anche coccolati. È troppo importante come calciatore per noi e sono certo che ritroverà la via del gol che gli permetterà di riaffrontare in serenità delle partite”.
I mancati gol di Dzeko sono un problema tattico?
“Non cerchiamo sempre il pelo nell’uovo. Che devo fare? Farlo partire più dietro? Ha avuto opportunità per fare gol. Mi auguro che li ritroverà presto. Ne fa di bellissimi di solito, magari un gol semplice potrebbe aiutare. Io sono sempre contento quando segnano gli attaccanti, perché a livello psicologico trovano qualcosa in più anche per aiutare in fase difensiva. I gol dipendono sempre da tanti fattori e spesso ripuliscono la testa da tanti dubbi”.
Cosa cambia il 4-2-3-1 con Pastore o Pellegrini?
“C’è anche Zaniolo per quel ruolo, c’è anche Coric che sta crescendo tantissimo in allenamento. Dipende dalle caratteristiche dei giocatori. Se ci mando Pastore ovviamente gli chiedo meno inserimenti, lui è un po’ unico nell’interpretare questo ruolo. Ha la giocata in più che non ti aspetti. Gli altri sono calciatori che danno tanta continuità in copertura, in possesso e hanno tanta capacità di trovare il gol durante la partita. Ovviamente sono importanti i mediani in questo sistema di gioco e anche il lavoro degli esterni, perché devono giocare più in ampiezza che dentro. Dobbiamo essere bravi a giocare tutti insieme rispetto al 4-3-3”.
Nzonzi può essere un aspetto fondamentale per l’equilibrio del suo centrocampo?
“Steven è un giocatore in grande crescita, quando è venuto qui non si era mai allenato. A volte si pensa che solo la partita di possa allenare, l’esempio lampante è uno: Davide Santon. Praticamente non aveva mai giocato e ha fatto due partite consecutive da 90 minuti. Se si fosse allenato al di sotto del rendimento non avrebbe mai potuto fare queste prestazioni senza crampi. L’allenamento è alla base della prestazione. Giudicavate male la prestazione fisica, ma mi dite come avrei potuto cambiarla in soli sei giorni? Nel calcio è fondamentale saper unire tre qualità: fisiche, tecniche e mentali .Senza queste componenti non si va da nessuna parte”.
Dopo aver trovato equilibrio con il 4-2-3-1 forse domani ti mancheranno dei giocatori che potrebbero costringerti a tornare al 4-3-3?
“A me non piace cambiare moltissimo. Però bisogna essere bravi a leggere le situazioni. A oggi si è parlato moltissimo del Viktoriz Plzen. Secondo me è una squadra tosta da affrontare, di grande fisicità, di struttura con un attaccante, Cramicic, che ha grandissime potenzialità, mena a tutti i difensori e attacca gli spazi. Al di là del sistema di gioco dobbiamo capire che andiamo ad affrontare una squadra ad armi pari a livello fisico, facendo poi valere la nostra tecnica. Questi concetti esulano dai sistemi di gioco. Domani metterò tutti i giocatori che sono nelle condizioni di poter rendere”.
Olsen ora si sta adattando meglio con la difesa?
“Lui viene da un calcio totalmente differente da quello che pratichiamo noi. Cercava sempre l’attaccante lungo. Ma ha lavorato tanto, sta giocando benissimo con i piedi, cerca di non buttare i palloni, si è messo a disposizione de i compagni. Quando la palla è lontana è ben posizionato, deve essere bravo a lavorare più alto. Rischiando qualcosina e capire che un attaccante potrebbe calciare da 50/60 metri. Sta imparando anche i termini e la lingua, due concetti basilari per potersi rapportare con i compagni”.
Luca Pellegrini è pronto per partire dal primo minuto?
“Luca pellegrini deve continuare a lavorare con grande umiltà. Ha 15 minuti ni Serie A. Contro il Frosinone è entrato sul 3-0 ma non per caso, perché lo meritava. Non è detto che in una di queste gare non possa esordire dal primo minuto. Lo tengo in considerazione perché è in crescita. Dipende sempre da lui. Spesso la formazione non la fanno gli allenatori, ma gli atteggiamenti, i calciatori stessi e i compagni quando si mettono a disposizione”.
Confermo di aver preso visione della privacy policy.
© 2018/2024 Soccer S.r.l. – P.IVA 09305501000 - tutti i diritti riservati. I nomi AS Roma, i loghi e le immagini sono marchi registrati o non registrati di Soccer S.r.l. Tutti gli altri marchi possono essere di proprietà dei rispettivi titolari.