“Il Derby è una partita a sé e dobbiamo affrontarla col desiderio di vincere, per portare a casa i tre punti e per dare entusiasmo all’ambiente”.
Ecco le parole del tecnico in conferenza stampa.
La partita con il Frosinone può rappresentare una svolta anche dal punto di vista tattico?
“Può essere un punto di partenza, c’è da lavorare ma posso lavorare su due sistemi del gioco. Molto dipende dall’atteggiamento in campo, che fa sempre differenza al di là dei numeri”.
Manolas ha recuperato?
“È da valutare oggi, ha avuto dei fastidi generali. Tra oggi e domani mattina decideremo del suo impiego, attualmente è in dubbio”.
Per De Rossi sarebbe la quarta partita di fila: sarebbe un sacrificio ragionato?
“Non è un sacrificio, vorrebbe giocare sempre come tutti. Tutti vorrebbero giocare anche cinque partite di fila, ma De Rossi ha caratteristiche diverse dagli altri, non è un calciatore da scatto come Cengiz, è più un passista. La fatica nel suo caso può essere più mentale che fisica, ma De Rossi domani sarà il capitano di questa squadra”.
C’è ancora una Roma competitiva per lo Scudetto nella sua testa?
“Attualmente non lo siamo, ma dobbiamo guardare avanti e migliorarci giorno per giorno. Credo più nella crescita a della squadra, recuperando posizioni per posizioni. Essere un po’ dietro mi rammarica, ma siamo qui per lavorare per recuperare”.
Quanto è importante questo Derby per il suo futuro?
“Per il futuro della Roma è molto importante. Io rappresento la Roma non me stesso. Questa maglia è importantissima e me la tengo stretta. Farò di tutto perché questa squadra possa percorrere un cammino di crescita.
Quanto può dare El Shaarawy in una partita come questa?
“El Shaarawy è in grande crescita, si sta assumendo maggiori responsabilità nel suo modo di giocare, quello che gli è sempre mancata è un po’ di continuità ma sta avendo l’atteggiamento giusto. È un giocatore importante e lo deve dimostrare partita dopo parttia”.
Con il 4-2-3-1 De Rossi e Nzonzi sono imprescindibili?
“Anche altri hanno le caratteristiche per poterlo fare, anche Cristante e Pellegrini possono essere alternati”.
Nel clima di contestazione, lei sembra essere risparmiato: è un motivo di orgoglio per lei?
“Io penso che ce l’abbiamo con tutti compreso me, non mi chiamo fuori da questo. Qualcosa mi hanno detto ma ho ricevuto attestati di stima e di sostegno dalla curva, mi fa piacere ma quello che mi interessa è che vengono applauditi i ragazzi, non io. Sono loro che devono diventare protagonisti per farci vincere le partite. Anche domani i romanisti dimostreranno grande attaccamento alla squadra, poi sta a noi di trascinarli, con il nostro desiderio di fare la partita, lottare palla su palla. In alcune partite siamo mancati da questi punti di vista e non ce lo possiamo permettere”.
Alleggerire la pressione su Cristante e Pellegrini più aiutarli?
“Per i giovani è un discorso valido, ma in generale su chi sta avendo delle difficoltà. Meno pressione si riesce dare loro e più riusciranno a dare un rendimento diverso”.
L’inserimento di Kolarov per il 4-0 al Frosinone è uno dei pochi movimenti da squadra di Di Francesco visti finora in campionato. In questo momento, la ricerca dell’equilibrio vi porta ad avere meno dinamismo?
“Dinamismo ce n’è, ci sono meno inserimenti con De Rossi e Nzonzi, anche se chiedo a tutti di accompagnare. Koalrov può essere anche un’alternativa in mezzo al campo viste le sue capacità tecniche. Però ne abbiamo fatti anche altri di movimenti così, anche con Cristante con il Chievo o con Pastore che si è inserito bene più volte. Chiederò anche a De Rossi e a Nzonzi di accompagnare qualche volta l’azione così”.
Come si concilia l’utilizzo di Pastore e tre attaccanti con la solidità difensiva?
“Ci sono tante partite da giocare, sto facendo delle valutazioni che vedrete domani. L’equilibrio è fondamentale, avere due giocatori come Nzonzi e De Rossi fa evitare di prendere ripartenze centrali, che richiedono un tempo in meno rispetto a quelle laterali”.
Secondo lei cos’ha di più la Lazio in confronto alla Roma in questo momento?
“Hanno acquistato giocatori pronti, da Badelj a Correa, fino ad Acerbi, un giocatore di altissimo rendimento. Hanno dato continuità a una squadra che ha fatto bene con un determinato sistema di gioco, stanno avendo continuità di risultati ma dobbiamo guardare prima a noi stessi e alla nostra crescita”.
Dzeko è stato incisivo solo a Torino: cosa è mancato di Dzeko a questa Roma?
“Ha avuto anche altre occasioni. Quello che mi interessa è la sua grande partecipazione alla manovra e la disponibilità con i compagni. Domani sarà titolare e sono convinto che le ritroverà e che darà il suo contributo nei grandi match come ha sempre fatto. Non è tanto il suo rendimento personale quanto quello nel contesto della squadra. Lui ha le caratteristiche per prenderci sulle spalle come si diceva l’anno scorso, ma tutto parte anche dal sacrificio e del pensare alla squadra”.
Santon ha dimostrato affidabilità con il Frosinone: potrebbe essere utilizzato spostando Florenzi a centrocampo?
“Per me Alessandro fa meglio l’esterno basso rispetto a esterno alto o mezzala. Credo che sia uno dei giocatori che sono più bravi avendo come riferimento la linea laterale. Lo vedrei meglio come esterno alto piuttosto che come mezzala. Poi c’è Karsdorp che deve migliorare e che si sta allenando con un piglio differente. Santon si è dimostrato affidabile, ma si sa che i giudizi possono cambiare di partita in partita. Ma so che giocatore ho a disposizione e lo ha dimostrato con il Frosinone”.
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