La Roma conquista tre punti nel match dell’Olimpico contro la Sampdoria. È Juan Jesus ad aprire le marcature nel primo tempo, con un tocco decisivo sulla linea di porta dopo il bel colpo di testa di Cristante. Nella ripresa arriva la rete di Schick – la prima in questa stagione – seguita dal gran tiro a giro di El Shaarawy. All’89’ il gol di Defrel per il momentaneo 3-1, a precedere l'altra rete della giornata del Faraone per il definitivo 4-1.
Ecco le parole di Eusebio Di Francesco al termine della sfida.
Come ha lavorato sulla squadra in allenamento?
“Sui calci piazzati avevamo provato qualcosa legata alla squadra avversaria, come sempre. Jesus è andato dove la palla cede nessuno aspetta e fa gol. Stiamo crescendo. Se il fisico e la tecnica non sono accompagnati dall’aspetto psicologico va tutto a morire, li sto alternando i ragazzi, per trovare maggiore equilibrio, soprattutto mentale. Tra loro Cristante è in crescita, come tanti altri. Abbiamo lasciato dei risultati per strada, avremmo meritato qualcosa in più ma siamo ancora in tempo per rifarci”.
Che ne pensa del tributo del pubblico a Schick?
“C’è un tempo per tutto. Lui ha detto che deve continuare a lavorare di più. Ed è vero. Deve ritrovare qualcosa, questo gol gli darà sicurezze maggiori e forza, sono felicissimo per lui Ha qualità importanti, non era solo la gente che lo stava aspettando, ma tutti, anche il mister”.
Quella di oggi è stata una delle migliori partite della stagione?
“Abbiamo trovato i nostri equilibri, ora abbiamo assimilato certi concetti. I ragazzi oggi l’hanno preparata molto bene questa partita. Affrontavamo una squadra molto aggressiva e noi grazie a un palleggio semplice siamo riusciti a muovere i nostri avversari da una parta all’altra e questa è la cosa che ha fatto la differenza”.
È contento anche della rete di Defrel?
“A fine partita gli ho detto che non si doveva permettere di segnare (ride, ndr). A parte gli scherzi, ha fatto davvero un gran gol. Per me è un ottimo calciatore, di qualità. È un ragazzo squisito”.
Il ruolo di Schick è quello del centravanti?
“Ha caratteristiche da centravanti. Nella scorsa stagione, contro il Barcellona l’ho messo vicino a Dzeko nel 3-4-3, è bravo in certe situazioni di gioco, anche ad attaccare la porta. Potrebbe anche accadere di vederlo di nuovo assieme a Edin, in quel modo si potrebbe riempire meglio l’area di rigore. Ha velocità, gamba, tecnica: può giocare in più ruoli”.
Qual è la reale dimensione di El Shaarawy? Gli manca la continuità?
“Questo è il destino di determinati attaccanti con certe caratteristiche, spesso manca la continuità. Ma io di Stephan sono contentissimo al di là dei gol, è stato continuo per tutta la partita”.
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