Le parole del tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco nella conferenza stampa tenuta a Trigoria alla vigilia della gara contro la Sampdoria all’Olimpico.
Per le difficoltà nelle partite abbordabile è più importante l’approccio mentale o quello fisico?
“Vanno messi insieme, anche con quello tecnico. Bisogna essere completi per competere e migliorare il rendimento. soprattutto quello in casa”.
Come sta la squadra alla fine di questo ciclo di partite e la trasferta di Mosca? Pensa di cambiare qualcosa?
“Sicuramente qualcosa si cambierà ma sto facendo le mie valutazioni e le farò anche nell’ultimo allenamento. Non c’è voglia di cambiare tanto ma l’aspetto fisico diventa importante contro una squadra che ha ritmo, verticalità nella ricerca degli attaccanti. Dobbiamo essere pronti fisicamente e mentalmente”.
La prova del 9: gioca Schick o Dzeko?
“Sto valutando, potrebbero giocare entrambi ma chi partirà sicuramente dall’inizio è Patrik Schick”.
Che gestione si può fare di Justin Kluivert? A Mosca è stato molto continuo nella partita.
“Sta crescendo ed è la cosa più importante. Il percorso passa anche per partite meno positive. In campo scherza un po’ meno, cerca di essere più concreto. Voglio che sia più completo, con qualità per dribblare l’avversario ma anche per attaccare la profondità. Se riesce ad alternare con più capacità questi movimenti può diventare un calciatore importante. Ha grandi prospettive ma non deve mai smetter di superare esami giorno per giorno. A Mosca ha fatto delle scelte ottime ma ne avrebbe potute fare ancora di migliori, più qualitative, ce le ha nelle proprie caratteristiche”.
In che condizioni è Pastore che con il CSKA è finito in tribuna?
“Si va in tribuna se non si sta al meglio, ieri ha avuto un piccolo fastidio e quindi non sarà convocato. Non lo porterò e cercherò di recuperarlo per la partita successiva. Tutti possono giocare e tutti possono andare in tribuna. Nessuno ha il posto assicurato. Quando il Flaco sarà al meglio sarà di sicuro un elemento importante per noi, ma deve ritrovare la condizione ottimale”.
Chi giocherà al posto di De Rossi? Pensa a ulteriori soluzioni a Cristante e a Pellegrini?
“Le soluzioni sono quelle, ci può essere Coric che sta crescendo ma abbiamo bisogno anche di certezze e sicurezze, sbagliare il meno possibile nell’approccio alle partite. Nzonzi non ha dei picchi di velocità ma ha grande continuità e presenza nella gara. È un giocatore in crescendo e a Mosca ha giocato forse la sua migliore partita finora”.
El Shaarawy è il capocannoniere della Roma in campionato ma non rientra mai nelle scelte di Roberto Mancini? È sottovalutato? Non è ancora al top delle sue potenzialità?
“La scelta di Mancini non posso giudicarla. Stephan ha fatto anche delle ottime prestazioni quest’anno, magari non ha avuto molta continuità ma è cresciuto tanto per me. Sono contento del suo rendimento ma lui non si deve accontentare mai, voglio sempre di più. Lo vedo più presente, è migliorato ma può fare ancora molto di più”.
Domani sfiderà un altro tecnico abruzzese: è un caso che ci siano tanti allenatori che vengono da quella regione?
“È una pura coincidenza, poi io in Abruzzo sono stato anche poco rispetto agli altri posti. A Pescara come a Roma ci sentiamo tutti buoni allenatori. Marco Giampaolo è un allenatore che si è fatto per strada, ha passato anche momenti difficili, ho rubato qualcosa anche a lui quando ho iniziato, era uno degli allenatori a cui facevo riferimento per determinate situazioni di gioco”.
Juan Jesus e Fazio hanno parlato di cali di concentrazione in campionato: come si migliora questo aspetto?
“Una cosa che ripeto continuamente è che si arriva in Champions solo facendo bene in campionato. A Mosca abbiamo vinto ma gli ultimi 30 minuti in superiorità numerica non mi sono piaciuti per niente. Abbiamo ottenuto risultati che non erano mai stati raggiunti prima e per me è un orgoglio ma non mi accontento. Accontentarsi però è una cosa che mi dà noia in maniera impressionante. Queste partite vanno chiuse, vinte convincendo, acquisendo sicurezze cercando di prevalere nettamente quando si domina. Questo è un aspetto mentale, tutte le partite vanno trattate allo stesso modo. Domani dobbiamo portare a casa i tre punti. La prestazione è una cosa, il risultato è un’altra ma voglio una prestazione convincente che porti a un ottimo risultato”.
Domani sarà il turno di Juan Jesus in difesa?
“Potrebbe giocare di nuovo, ritengo che sia in ottima condizione e mi ha sempre dato delle risposte importanti quando l’ho schierato”.
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