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Strootman: “Voglio dire grazie a tutti”


Kevin si è sottoposto a tre operazioni in 18 mesi. Ha vissuto momenti positivi e altri negativi, ma finalmente sta iniziando a rivedere la luce in fondo al tunnel

Kevin Strootman si è sottoposto a tre operazioni in 18 mesi. Ha vissuto momenti positivi e altri negativi, ma finalmente sta iniziando a rivedere la luce in fondo al tunnel. Ecco la sua storia…

Negli ultimi 18 mesi sei stato infortunato e hai subito tre operazioni. Puoi dirci cosa è successo esattamente?

“Credo sia importante partire dall’inizio di tutto. È successo durante la partita con la Nazionale contro la Francia. Ho sentito un fastidio al ginocchio destro e ho chiesto la sostituzione. Non volevo prendere alcun rischio ulteriore così ho lasciato il campo. Tre giorni dopo avevamo la partita contro il Napoli e ho giocato. Stava andando tutto bene ma uno sfortunato contrasto mi ha fatto perdere l’equilibrio e ho subito la lesione del legamento crociato. Ci ho messo otto mesi per tornare in campo”.

“Poi ho giocato una partita in trasferta contro la Fiorentina. Ho subito un contrasto che ha coinvolto di nuovo il ginocchio destro. Ho lasciato il campo senza troppo dolore, ma sentivo il ginocchio instabile. Una risonanza magnetica ha evidenziato il danno. Mi sarei dovuto operare per capirne l’entità".

“Durante l’operazione è emerso che i problemi alla mia cartilagine erano più seri del previsto. È stato un grande shock. Abbiamo proseguito nella ricerca di una soluzione attraverso l’Europa, tra l’Italia e l’Olanda. La conclusione è stata che avrei dovuto sottopormi a un’altra operazione ai legamenti”.

“Il fatto di pensare di essere vicino al ritorno in squadra e vederlo invece sfumare… è stato un duro colpo e una difficile sfida a livello mentale”.

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Come ti senti adesso?

“Sono passati tre mesi. Mi sto allenando e posso dire che mi sento molto meglio. Spero che gli ultimi passi del mio recupero procedano ancora bene e che possa a breve ricongiungermi alla squadra. Dopo tutto è questo ciò che ogni calciatore vuole e quello che mi è più mancato negli ultimi due anni. Sto lavorando per riunirmi alla mia squadra e tutti sono stati di grande aiuto e supporto. È andata così, questa è la mia storia”.

Quale è la tua routine quotidiana?

“Passo i miei giorni ad allenarmi con un altro giocatore giallorosso che ha avuto una operazione e un infortunio simile al mio, Elio Capradossi. Noi lavoriamo insieme: in questo modo c’è anche un po’ di sana competizione e tutto questo rende il nostro allenamento anche più piacevole”.

Senti il sostegno del club?

"Mi sento davvero supportato dal club. Dalla prima operazione a oggi, mi hanno sempre sostenuto. Dirigenti, allenatori, compagni e tutti coloro che lavorano per il club”.

“Ho avuto un grande sostegno anche dai tifosi, specialmente nei momenti difficili, quando ho dovuto operarmi di nuovo. Sono davvero contento del supporto che ho ricevuto da tutti e questo mi dà davvero forza e fiducia per tornare. Mi dà sostegno anche lo staff medico che con la sua professionalità sta facendo in modo che torni a giocare al meglio”.

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Piani per il ritorno?

"Sono passati tre mesi dall'operazione e per ora sta andando tutto davvero bene. Aspetto di capire dove siamo arrivati con il recupero dopo il quarto mese e allora potrò dire quando potrò allenarmi con i compagni o quando posso iniziare di nuovo a fare qualcosa con loro. Al momento è quindi difficile fare previsioni in merito”.

Hai qualcos’altro che ti piacerebbe dire?

“Voglio sottolineare che l'operazione fatta da Mariani è stata difficile e che il professore ha fatto un ottimo lavoro e io sto bene. Mi sento in forma e ho fiducia e questo credo che sia la cosa più importante. Non mi sentivo allo stesso modo prima dell’operazione”.

“L’ultima cosa che voglio fare è dire grazie i tifosi e a tutti quelli che mi sono stati vicini per il supporto. Ho infatti ricevuto un sacco di messaggi sui social media, da Twitter a Instagram fino a Facebook. So che i tifosi sono sempre con me e io voglio ripagarli quando tornerò in campo. Proprio su questo sto lavorando e con questo obiettivo io trascorro le mie giornate sul campo e in palestra qui a Roma. Voglio davvero ringraziarli”.

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