Ecco le sue parole.
Quanto ha inciso oggi la stanchezza in questa partita?
“Giocare a 48 ore da una partita di Champions non è semplice. Ma non voglio alibi: avevamo preso in mano la partita, poi abbiamo sbagliato sulle seconde palle. E quando non si prendono le seconde palle, quello è sintomo di mancanza di fame e cattiveria. Peccato perché nel secondo abbiamo fatto bene, ma poi vince chi la mette dentro”.
Quale è stata la difficoltà maggiore?
“La partita è stata tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto. Potevamo gestire meglio certe situazioni, magari prendere meno gol. Ne abbiamo presi troppo. Quello è stato l’errore più grande”.
Il pubblico vi ha spinto per tutta la partita.
“Il pubblico oggi è stata la cosa più bella. E non dobbiamo dimenticarci che siamo ancora prime, a più tre sulla seconda. Ce lo dobbiamo mettere in testa. Ringrazio questo tifo stupendo, è una cornice meravigliosa per il calcio femminile”.
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