Ecco le sue parole.
Partiamo dal gol. In un primo momento pensavamo fosse una rete di Haavi, poi è stato assegnato a te. Come è andata?
“D’istinto sono andata su quel pallone. Non sapevo se sarebbe entrata e c’erano dei difensori, quindi mi sono buttata dentro con tutto il corpo e la palla è entrata. L’importante è aver vinto questa partita”.
Quanto è importante iniziare con una vittoria il percorso in Champions?
“Fondamentale. In Champions ogni partita si gioca alla morte. Noi dobbiamo entrare in campo sempre con determinazione. Sia in coppa, sia in campionato. Ora abbiamo la testa al Como e domani è un altro giorno”.
È stata una gara particolarmente fisica.
“Avevamo preparato la gara su questo aspetto, sapevamo che era difficile, sapevamo che loro erano fisiche. Abbiamo cercato di palleggiare, ma l’abbiamo fatto un po’ meno rispetto al solito, non c’è stata possibilità. Ma è un segno di crescita anche questo. Questa squadra può giocare bene, può palleggiare e non palleggiare”.
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