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    "Una volta l’ho visto sollevare dal fango un pallone sprofondato per due terzi nella melma, reso pesante dall'acqua che lo aveva impregnato, e farlo volare fino a sotto l'incrocio dei pali da una distanza di trenta metri. E' stato il gesto tecnico più straordinario cui abbia mai assistito"
    -Fulvio Bernardini

    Ha segnato il primo gol della Roma in Serie A (6 ottobre 1929), il primo gol a Campo Testaccio (3 novembre 1929), il primo gol nel derby (8 dicembre 1929) ed è stato il primo romanista a vincere la classifica cannonieri (1930-31). 

    La media-gol nei suoi anni in giallorosso, dal 1928 al 1933, è di 0,660 gol a partita, sia che si considerino tutte le competizioni, sia conteggiando il solo campionato. Il primo record fu migliorato di una virgola dal solo Pedro Manfredini (0,67 tra il 1959 e il 1964), mentre il secondo dato costituisce tuttora un primato nei 91 anni di storia romanista. In totale ha segnato 106 reti (di cui 103 in campionato), ma la cosa bella è che definirlo solo un uomo-gol è riduttivo.

    Nato il 14 gennaio 1906 a Fiume (allora Italia, oggi Rijeka, Croazia), dove Renato Sacerdoti si recò di persona per ingaggiarlo, divenne romanista nell'estate del 1928 al termine di un lungo contenzioso con la Fiumana. Fu acquistato in cambio di 127.000 lire.

    Prima era stato anche alla Fiorentina, nel suo anno da militare, ma si faceva chiamare Bolteni. Fisicamente fortissimo, dotato di un tiro molto potente, era anche bravo ad aprire il gioco sulle ali se occorreva. Soprannominato “Sciabbolone”, per le sue doti calcistiche, o “Sigghefrido”, per il suo essere alto e biondo, nell'era di Testaccio è la personificazione del gol. “Vorche è mago pe' segna'”, si cantava.  Il giorno della sua ultima partita a Testaccio, 18 giugno 1933, venne espulso. Uscì dal campo salutato da un lungo applauso. Un lungo grazie che dura ancora oggi.

    Competizione Presenze Gol
    Massima Divisione 157 103
    Coppe Europee 4 3
    Totale 161 106