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    7 marzo 1884: 140 anni fa nasceva Italo Foschi, fondatore e primo presidente dell'AS Roma

    Il fondatore e primo presidente giallorosso Italo Foschi, primo da destra con il cappotto scuro, posa con il fratello Vittorugo, il dirigente Piero Crostarosa e la squadra in occasione dell'amichevole Maceratese-Roma 0-1 del 1930 (Archivio Storico AS Roma / Collezione Massimo Izzi)

    Il 7 marzo del 1884 nasceva il fondatore dell’AS Roma, Italo Foschi. Questa è la storia dell’uomo che nel 1927 realizzò il sogno di una città dando forma al sentimento popolare con la creazione dell’Associazione Sportiva Roma.

    Andiamo a ripercorrere alcune tappe e momenti della sua vita. Di colui che non è stato solo il fondatore e primo presidente del Club, ma anche e soprattutto il primo tifoso giallorosso.

    Ritratto di Italo Foschi realizzato nel 1926 dal pittore e illustratore italiano Giuseppe Spellani. Realizzata a matita e carboncino su carta, l'opera è tra le ultime della carriera di Spellani, morto nel 1927 all'età di 96 anni
(Archivio Storico AS Roma / Fondo Italo Foschi-Famiglia Zingarelli)
    Ritratto di Italo Foschi realizzato nel 1926 dal pittore e illustratore italiano Giuseppe Spellani. Realizzata a matita e carboncino su carta, l'opera è tra le ultime della carriera di Spellani, morto nel 1927 all'età di 96 anni (Archivio Storico AS Roma / Fondo Italo Foschi-Famiglia Zingarelli)

    Il calcio nel sangue

    Trasferitosi con tutta la famiglia a Roma quando aveva 8 anni, Italo Foschi si diploma al liceo classico Visconti e proprio lì conosce il gioco del calcio. Il prestigioso istituto infatti, grazie alla presenza del preside Valentino Cigliutti e del professore di educazione fisica Romano Guerra, considerato uno dei più attivi divulgatori dello sport in quel periodo, tiene in altissima considerazione l'importanza dell'attività fisica. 

    Studenti e professori in posa nel cortile del Liceo Ennio Quirino Visconti. Quarto da destra nella fila centrale, il futuro fondatore e primo presidente della Roma, Italo Foschi, qui all'età di circa 14 anni
(Archivio Storico AS Roma / Fondo Italo Foschi-Famiglia Zingarelli)
    Studenti e professori in posa nel cortile del Liceo Ennio Quirino Visconti. Quarto da destra nella fila centrale: Italo Foschi, qui all'età di circa 15 anni (Archivio Storico AS Roma / Fondo Italo Foschi-Famiglia Zingarelli)

    È del 2 febbraio 1897 la notizia di un allenamento svolto a Villa Borghese tra i giovani del liceo Visconti e il Foot-ball Club di Roma, omonimo del club noto come "Roman" che sarebbe nato nel 1901 e che nel 1927 sarebbe poi confluito nell'AS Roma. Una squadra, il Foot-ball Club di Roma, che avrebbe partecipato nel 1899 al campionato del Lazio con Ginnastica Roma e Sporting Club Roma. Il calcio era già nel sangue di Italo Foschi. Il quarto da destra in questa foto, scattata in Piazza del Collegio Romano tra il 1898 e il 1899.


    Lo sport nella mente

    "Nessuno a Roma ignora (...) che sono stato un appassionato cultore degli sport atletici, e i frequentatori di alcune palestre romane potrebbero testimoniare aver io raggiunto risultati non disprezzabili nella corsa, nel salto, nel sollevamento pesi, nella lotta". Con queste parole Italo Foschi rispondeva sull'edizione de "Il Tevere" del 16 giugno 1927 alle accuse che provenivano da un funzionario della Lazio, nel quadro della polemica nata dalla decisione di Foschi, presidente della Fortitudo-Pro Roma, e dell'Alba-Audace di tenere fuori la Lazio dalla fusione da cui era nata l'AS Roma. 

    Con l'immancabile sigaretta tra le labbra, Italo Foschi - qui 30enne - si esibisce in spiaggia nel salto in alto, Roseto degli Abruzzi, estate 1914.
(Archivio Storico AS Roma / Fondo Italo Foschi-Famiglia Zingarelli)
    Con l'immancabile sigaretta tra le labbra, Italo Foschi - qui 30enne - si esibisce in spiaggia nel salto in alto, Roseto degli Abruzzi, estate 1914. (Archivio Storico AS Roma / Fondo Italo Foschi-Famiglia Zingarelli)

    La fondazione della Roma era il picco della sua esperienza di uomo di sport. Nel febbraio del 1926 era stato eletto commissario straordinario della Società di tiro a segno, organizzava corse ciclistiche e il 18 aprile 1926, tra Torrespaccata e Torrenova, si corse, su un percorso di 54 chilometri, la "Coppa Italo Foschi". Praticava la lotta greco romana, il suo allenatore era Giovanni Raicevich, considerato il migliore al mondo in quel periodo. Tirava anche di scherma, era in grado di saltare più di un metro e cinquanta centimetri nel salto in alto sulla spiaggia.


    La Roma nel cuore

    La sua passione sportiva era il calcio. Il suo amore, fin da piccolo, era sempre stato la città di Roma. Le due cose potevano fondersi in una sola maniera: dare alla sua città una squadra che ne portasse il nome, i colori e il simbolo.

    Distintivo del Consiglio Direttivo dell'AS Roma, appartenuto a Italo Foschi. Lo scudo che comprende lo stemma societario è racchiuso dai lati fino al vertice basso da una fascia blu in cui è visibile l'iscrizione "consiglio direttivo". Si tratta, ad oggi, dell'oggetto più antico raffigurante lo stemma originario del Club.
(Archivio Storico AS Roma / Fondo Italo Foschi-Famiglia Zingarelli)
    Distintivo del Consiglio Direttivo dell'AS Roma, unico esemplare conosciuto, appartenuto a Italo Foschi e realizzato a Firenze da Picchiani tra il secondo semestre del 1927 e le prime settimane del 1928. Lo stemma societario delle origini è racchiuso ai lati da una fascia blu con caratteri in oro. Si tratta, ad oggi, dell'oggetto più antico raffigurante lo stemma originario del Club. (Archivio Storico AS Roma / Fondo Italo Foschi-Famiglia Zingarelli)

    Anche il simbolo doveva essere quello della capitale. Questo distintivo del Consiglio Direttivo, appartenuto a lui e custodito oggi nell'Archivio Storico del Club, è l'oggetto più antico che raffigura lo stemma della Roma. Quello della città.


    Una fede, una volontà, un traguardo

    Italo Foschi non è stato "solo" il fondatore e primo presidente della Roma. Lui è stato il primo tifoso della Roma, perché ha tifato per la sua nascita e l'ha tifata prima che nascesse. Non aveva più alcun incarico politico dal 16 dicembre 1926 e così dedicò tutte le sue energie alla realizzazione del suo sogno, nel quale aveva sempre avuto fede. Divenne presidente della Fortitudo-Pro Roma subito dopo aver organizzato un evento spettacolare. Il 3 giugno 1926, infatti, mise insieme una selezione dei migliori calciatori romani che affrontò, e sconfisse, la Juventus campione d'Italia davanti a oltre 15 mila spettatori. Dieci calciatori su undici facevano parte delle tre società da cui poi sarebbe nata la Roma. 

    Riproduzione in bronzo della Lupa Capitolina donata dall'Associazione Sportiva Roma a Italo Foschi. Sul profilo anteriore del basamento, realizzato anch'esso in bronzo, è presente una dedica in rilievo divenuta verde per ossidazione: "A.S. Roma a S.E. Italo Foschi" 
(Archivio Storico AS Roma / Fondo Italo Foschi-Famiglia Zingarelli)
    Riproduzione in bronzo della Lupa Capitolina donata dall'Associazione Sportiva Roma a Italo Foschi. Sul profilo anteriore del basamento, realizzato anch'esso in bronzo, è presente una dedica in rilievo divenuta verde per ossidazione: "A.S. Roma a S.E. Italo Foschi" (Archivio Storico AS Roma / Fondo Italo Foschi-Famiglia Zingarelli)

    Quella era già la Roma, anche se nessuno lo sapeva, ma tutti lo speravano. La sua volontà era incrollabile. Lui per primo, che nel giugno del 1926 seguì nella finale scudetto l'Alba, poi divenuta Alba-Audace, organizzò due amichevoli con una selezione mista tra Fortitudo-Pro Roma e Alba-Audace, fino a calare l'asso nella manica per difendersi dalle resistenze di chi non voleva che la città di Roma avesse la sua squadra: il Roman Foot-ball Club, che fornì le garanzie finanziarie, e i colori, per raggiungere il traguardo. Far nascere la Roma. Nel nome della città eterna. Nel nome, Roma, che è ben presente fin dall'inizio di questa storia. Fin dall'inizio della storia del calcio romano, tra gli studenti del liceo Visconti, in cui c'era Italo Foschi.


    Ecco una gallery di oggetti, foto e ritratti della sua vita

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