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Totti: “La Roma è una squadra forte e competitiva”


"Quest’anno è un campionato diverso da quello precedente, ci sono tre o quattro squadre fortissime che cercheranno di arrivare lì e fare più punti possibili”

“La Roma è una delle candidate a vincere lo Scudetto, è tra le tre o quattro che possono realmente arrivare a contendersi il titolo di Campione d’Italia, è una squadra competitiva e forte. Quest’anno è un campionato diverso da quello precedente, ci sono tre o quattro squadre fortissime che cercheranno di arrivare lì e fare più punti possibili”.

Così Francesco Totti ha parlato da Dubai, dove all’International Sports Conference ha ricevuto un premio alla carriera. Ecco le parole del dirigente giallorosso a Sky.

Sabato scorso eri allo Stadium per la sfida contro la Juventus: c’è qualcosa che invidi ai bianconeri?

“Sinceramente la parola invidia non fa parte del mio repertorio: io vedo, ascolto e scruto. In questo momento l’unica cosa che posso invidiare ai bianconeri è lo stadio di proprietà. Poi se parliamo di calcio giocato ovviamente dalla loro ci sono tanti Scudetti e Champions vinte”.

È davvero più difficile vincere uno Scudetto a Roma rispetto ad altre piazze?

“Le statistiche dicono questo, che uno Scudetto a Roma vale dieci volte quello vinto da altre parti d'Italia. Queste sono chiacchiere però, speriamo che questa Roma possa crescere e migliorare sotto tutti i punti di vista”.

C’è un numero dieci che sta vivendo momento di difficoltà come Dybala e tante squadre dall’estero hanno puntato i riflettori su di lui: non è che ci state facendo un pensierino?

“Noi non facciamo parte dell’estero, la vedo molto molto difficile. Se dovesse cambiare squadra non penso che dalla Juve verrebbe alla Roma. Queste sono chiacchiere da bar, credo che resterà lì perché la Juve è uno dei top club al mondo”.

De Rossi oggi ha detto che gli manchi sul campo perché lo aiutavi a vincere le partite.

“Gli manco perché ero accanto a lui sul pullman per andare allo stadio (ride, ndr). Forse gli mancano le chiacchierate e gli scherzi. Oltre a me le faceva vincere lui le partite e il resto della squadra”.

Oggi hai detto che Messi è più forte di Ronaldo.

“Io mi prenderei tutti e due, sia Cristiano sia Messi. Però se dovessi scegliere andrei con Leo per le caratteristiche: è più giocoliere e dribblomane sotto quel punto di vista. Senza nulla togliere a Cristiano: sono due giocatori che stanno sora la media. Scelgo lui perché gli sono più amico rispetto a Cristiano”.

Hai detto che non sei d’accordo con le cifre esagerate del calcio: cosa comportano secondo te?

“Le cifre esagerate sono fuori budget, soprattutto per l’Italia perché come dicevo oggi il calcio è cambiato, non si pensa più al settore giovanile, a tirare fuori un giocatore dal vivaio, si punta più all’estero, dove il nome va pagato tantissimo. Chi però non ha la possibilità rimane fuori dai giri”.

Hai visto tuo figlio giocare in streaming in un torneo giovanile contro il Barcellona: cosa hai pensato in quel momento.

“Oggi ho visto la partita contro il Barcellona e non è andata abbastanza bene. A dire la verità è la prima volta che lo guardo dal computer e un po’ mi ha emozionato. In certi momenti ho rivisto me da piccolo, ho vissuto quei 30-40 minuti di partita il mio percorso nelle giovanili. Mi ha veramente emozionato, ma spero che lui non senta queste parole: gli dico sempre tutto il contrario di quello che penso. Sono contento di questa esperienza che sta facendo. Si diverte e se dovesse continuare sarò fiero di lui, altrimenti farà altro”.