“Abbiamo buone possibilità potendo qualificarci anche con un pareggio”, ha dichiarato l’argentino in conferenza stampa. “Ma so quanto sia difficile affrontare questa squadra in casa sua”.
Perotti ha già affrontato la squadra di Madrid in casa sua ai tempi del Siviglia, anche se all’epoca, l’Atletico giocava al Calderon e non nel nuovo Estadio Metropolitano.
“Sappiamo di cosa sono capaci. Il loro percorso nelle ultime Champions League, le finali, la Liga vinta. Sappiamo come l’allenatore sappia motivare questa squadra, sarà una partita difficile.”.
Che Atletico ti aspetti domani? Il pareggio dell’andata ha condizionato tutto il girone?
“Ci aspettiamo una squadra molto aggressiva che tenterà di vincere a tutti i costi davanti al proprio pubblico. Ha giocatori molto rapidi, abili nelle ripartenze un tecnico che sa dare tante motivazioni. Forse è vero, il pareggio dell’Olimpico è stato determinante. Loro hanno avuto le occasioni migliori. La giocata all’ultimo minuto di Saul avrebbe potuto cambiare di tanto le cose. Iniziare con una sconfitta sarebbe stato molto diverso. Nessuno si aspettava che l’Atletico non riuscisse a battere il Qarabag, è quello che ha fatto la differenza, ma domani per noi sarà molto dura”.
Ti sorprende più che l’Atletico ancora non abbia vinto ancora nel girone o che Griezman non segni da 8 partite?
“Possono esserci dei momenti negativi, capita anche squadre come il Real Madrid o un po’ alla Juventus. L’Atletico è ad alti liveli da anni per cui ci si sorprende ma succede, sia alle squadre che ai singoli. Griezmann è tra i migliori attaccanti al mondo. Già nella Real Sociedad aveva dimostrato di avere grandi potenzialità. Gli auguro di sbloccarsi ma non a partire da domani”.
Cosa c’è dietro questo tuo ritorno al gol? Hai segnato quattro reti nelle ultime cinque partite...
“Per fortuna si è aperta un po’ più la porta per me. È una cosa che mi è sempre mancata in carriera e mi sto godendo il momento. Ma soprattutto è importante per aiutare la mia squadra a vincere. Se il gol lo faccio io o un altro è lo stesso, ma sicuramente, segnare per me è molto bello”.
Si è parlato di un cambio per gli esterni rispetto alla scorsa stagione
“Adesso il mio modo di giocare è più completo. Ero abituato a giocare troppo aperto, a ricevere palla sopra la linea. Ora cerco di prenderla tra le linee e punto più al centrale che al terzino. Stare più vicino all’attaccante centrale mi rende più facile segnare o fare un assist”.
Ti sei ispirato a qualcuno per il tuo stile nei calci di rigore?
“Li calciavo così già dai tempi di Siviglia. Mi sono allenato tanto, ho calciato tante volte e piano piano ho perfezionato la tecnica. Non ho guardato altri giocatori. Ho iniziato 10 anni fa a Siviglia calciando a un portiere che era mio amico e mi ha dato un po’ di consigli”.
SI parla di rinnovo contrattuale per te: ti piacerebbe restare a lungo?
“Da quando sono arrivato mi hanno fatto sentire molto importante. Ho esordito a due giorni dal mio arrivo. È stato determinante per me. Ho provato a dare il meglio possibile. Il rinnovo per me sarebbe u premio. Sono contento di stare a Roma, la mia famiglia è contenta e mi piacerebbe restare a lungo. Sarebbe il culmine della mia rinascita nel calcio”.
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