Non di certo è abituato a dare la formazione in anticipo ai media, ma durante la sua conferenza stampa alla vigilia di Porto-Roma Luciano Spalletti ha dichiarato che Kevin Strootman sarà tra i titolari.
“Strootman gioca”, ha confessato il tecnico giallorosso, che poi ha specificato la sua idea sul portiere. “Non capisco perché per altri ruoli ci sia la possibilità di scegliere di volta in volta. Io non ho la soluzione, è semplice: gioca chi sta meglio”.
Tanti gli arrivi nel calcio mercato estivo e tra loro c’è anche Bruno Peres, ufficializzato nel pomeriggio italiano dal Club giallorosso.
“È un altro giocatore che abbiamo cercato. Prima di tutto perché è forte e la Roma vuole essere un club forte: per esserselo bisogna avere una squadra forte e delle riserve altrettanto forti. Peres è di qualità e trova altri calciatori come lui in rosa. Ha caratteristiche ben delineate, è un calciatore di tutta fascia e a noi, con quello che ci è capitato a livello di infortuni, ce ne mancava uno in questo ruolo, che ci desse la possibilità di poter scegliere di giocare su entrambe le fasce. Ci dà un’opportunità in più nella rosa grazie alle sue caratteristiche.
In cosa è diversa questa Roma rispetto a quella che ha preso a gennaio?
“Sono partiti dei calciatori forti e sono arrivati dei calciatori altrettanto forti. Soprattutto alcuni che hanno esperienze importanti in club importanti. Penso che questo dettaglio abbia dato una spinta di professionalità al nostro spogliatoio, assieme all’esperienza. Quando ci si mette queste qualità, poi, il carattere viene di conseguenza. Noi siamo una squadra forte, in tutti i reparti e siamo pronti per questa sfida importante”.
L’apporto di Dzeko sarà anche decisivo in fase difensiva?
“Questo me lo aspetto da tutti i calciatori che schiererò dall’inizio. Voglio giocatori che siano dentro la partita e la riempiano. Spesso, poi, nelle nostre valutazioni, a volte su chi far giocare si porta a esempio quello che è un gesto o un gol, ma se si pensa che in una partita ci sono 55 minuti di gioco effettivo all’incirca e sono 22 calciatori in campo, un calciatore una palla la gioca per un minuto e mezzo e per gli altri minuti deve fare qualcos’altro: toccare bene il pallone è troppo poco. Per cui da lui mi aspetto che faccia questo se giocherà, che faccia la partita, la faccia bene e ci metta qualcosa di suo per aiutare gli altri".
Pensa di inserire Burno Peres nella lista UEFA per questa doppia sfida?
“Peres vogliamo inserirlo nella partita di ritorno, anche se da un punto di vista burocratico sarebbe a disposizione già da stasera ma non lo faremo venire qui domani. Per la prossima ci sarà”.
Bruno Peres vi permetterà di schierare stabilmente una difesa a tre?
“No, non giocheremo per sempre con la difesa a tre. Peres sa giocare quarto di difesa e anche quinto di centrocampo. È un calciatore forte che ha delle qualità e che deve migliorare come tutti, ma noi cercheremo di utilizzare tutti e due i sistemi di gioco. A noi mancava uno che potesse fare questo ruolo e che ci desse un’alternativa. Abbiamo quattro partite importantissime in undici giorni e domani ci sarà una sfida molto molto importante per il Club, per me e per i calciatori, soprattutto per la loro carriera. Poi, però, ce n’è un’altra altrettanto importante (Roma-Cagliari, ndr): non è facile recuperare, ci vogliono una ventina di calciatori forti e lui è lui ci dà giuste alternative. Poi ci sarà da vedere come lavoreranno tutti insieme. Bisogna essere a disposizione in allenamento, anche dopo che sei stato fuori: questo fa la differenza nel lungo tragitto. Tutti devono dare il massimo e devono partecipare”.
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