Scopriamo il suo 4-3-3 svelato dal terzino sinistro francese in un’intervista ad asroma.com…
“Per me Neuer ha rivoluzionato il ruolo. È il prototipo del portiere moderno, ha vinto tutto quello che c’era da vincere ed è ancora abbastanza giovane. Ha sempre mostrato enormi qualità: è semplicemente un super portiere”.
“È uno dei primi terzini spiccatamente offensivi che io ricordi. È indimenticabile la sua punizione a effetto con cui ha battuto Fabien Barthez nella partita tra Francia e Brasile nel Tournoi de France del 1997. Aveva un tiro eccezionale e ha giocato in grandissime squadre”.
“Ho avuto l’opportunità di giocarci insieme nel Paris Saint Germain e ho imparato moltissimo accanto a lui. È una persona molto piacevole ed è un difensore che sa fare bene tutto nel suo ruolo: dal fermare gli avversari al far ripartire l’azione della sua squadra”.
“È stato semplicemente uno dei migliori difensori centrali che io ricordi. Era forte fisicamente, rapido, elegante e giocava benissimo d’anticipo. Ricordo le sue partite soprattutto in Europa con il Milan e ovviamente con la nazionale italiana”.
“Ha vinto lo Scudetto con la Roma ed era un giocatore con un profilo simile a quello di Roberto Carlos: capace di difendere ma anche di attaccare. È stato capitano e simbolo della nazionale brasiliana, lo ricordo sin dalla Coppa del Mondo del 1998. Ho visto tanti video su di lui”.
“Ho avuto l’opportunità di vederlo giocare da vicino quando ero al Paris Saint Germain in Champions League due anni fa: era impressionante. Straordinario nel gestire il pallone, faceva sempre la scelta giusta e i suoi passaggi erano sempre perfetti. Ha avuto una carriera eccezionale nella quale ha vinto tutto, sia con la Spagna sia col Barcellona”.
“È un simbolo per la mia generazione cresciuta con il Mondiale del 1998. Oltre che con la Francia, lo ricordo nella Juventus e nel Real Madrid: ovunque è andato ha fatto bene e ha segnato, per me è stato il migliore. Ricordo anche il suo straordinario gol nella finale di Champions League nel 2002 contro il Leverkusen. È stato il top”.
“Come Xavi è un simbolo della storia del Barcellona e della Spagna più forti di sempre. Può risolvere in ogni momento la partita, con un passaggio o un gesto tecnico. Può passare in secondo piano rispetto a Messi, ma in realtà è un giocare eccezionale”.
“Ho la possibilità di lavorare quotidianamente con questo calciatore e uomo straordinario. Si impara enormemente accanto a lui. Nonostante l’età riesce ancora a fare la differenza: è un piacere condividere ogni giorno lo spogliatoio con lui”.
“È incredibile ciò che riesce a fare con il pallone. È diventato protagonista da giovanissimo ed è riuscito a mantenersi sempre al massimo livello nel corso degli anni e in ogni partita. Ha segnato più di trecento gol in carriera ed è il simbolo di una delle squadre più forti della storia”.
“Per lui vale lo stesso discorso di Messi: gioca da anni a un livello eccezionale. È straordinario fisicamente e implacabile come attaccante. Anche i suoi numeri sono incredibili, con il Real ha più gol che partite giocate. Lui e Messi sono semplicemente i due giocatori più forti del mondo”.
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