Secondo Luciano Spalletti quella che è uscita sconfitta per 2-0 al Santiago Bernabeu è una Roma che deve fare ancora dei balzi in avanti, nella mentalità e nella prestazione di squadra.
“Bisogna sempre prendere atto della realtà”, ha dichiarato l’allenatore giallorosso al termine del match. “Due a zero all’andata e due a zero al ritorno: si è qualificato il Real Madrid giustamente. Dobbiamo crescere come mentalità, come cattiveria, come convinzione. Siamo ancora deboli, c’è poco da fare”.
Per il tecnico toscano la buona prestazione dei suoi calciatori diventa il punto di partenza per una riflessione sul carattere del gruppo e sull’occasione persa nella doppia sfida contro le merengues.
“Il Real Madrid non è che stia passando un momento bellissimo, non sono poi così irresistibili. Potrei anche fare i complimenti ai miei calciatori per la prestazione, ma significherebbe raccontarci delle favole e non guardare in faccia la realtà. Noi siamo la Roma, ma dobbiamo comportarci da Roma, bisogna venire in questi campi qui a far vedere chi siamo. Dobbiamo crescere velocemente perché non va bene, bisogna fare meglio”.
Cosa doveva fare la squadra questa sera?
“Serve la solidità mentale di non perdersi davanti alle difficoltà, aiutarsi, venirsi incontro. Secondo me stasera ci è andata bene. Dopo il secondo gol non mi meravigliavo se ne avessimo presi tanti come in precedenza, anche con me in panchina. Bisogna ribaltare totalmente i pensieri che ci sono nella testa”.
Come si fa il salto di qualità?
“Quando rientro nello spogliatoio dopo il due a zero stasera e vedo i calciatori predisposti per essere soddisfatti perché gli verranno fatti i complimenti per la prestazione, beh questa cosa mi genera un malessere. Bisogna essere arrabbiati, forse non ci si rende conto dell’occasione che si è buttata via in questo doppio turno. Ci sono delle partite che rimarranno nella storia del calcio per sempre e che ti forniscono la scorciatoia per il successo e tu te le devi giocare. Il rimpianto c’è quando non te le giochi convinto, con la testa. E noi non abbiamo fatto questo nelle due partite contro il Real. Bisogna prendere atto del risultato e non condirci troppe cose intorno perché sennò ci facciamo ancora del male”.
L'ovazione per Totti del Bernabeu?
“Penso sia giusto avergliela fatta, questo è sempre stato uno stadio che sa riconoscere la qualità dei campioni e quello che è la storia di un giocatore. Francesco Totti se l’è meritato questo applauso per come ha condotto la sua carriera e il pubblico del Bernabeu è un pubblico che sa riconoscere a chi dare i giusti tributi. Bravi tutti e due”.
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