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L’opinione: La prova più dura deve ancora essere affrontata

L’opinione: La prova più dura deve ancora essere affrontata

Dalla fine di gennaio, la Roma è stata praticamente perfetta in Serie A sotto la guida di Luciano Spalletti

La forma della squadra non è passata inosservata e gli elogi per il tecnico toscano si sono sprecati dopo che questi ha plasmato il club della capitale in una macchina da gol perfettamente oliata, in grado di conquistare sette vittorie consecutive.

In questo filotto, la formazione giallorossa non ha concesso più di un gol a partita, realizzando almeno due reti in ogni match (e almeno tre in cinque occasioni). La squadra si è ripresa in maniera entusiasmante.

Prima del 30 gennaio, Stefan El Shaarawy non aveva ancora segnato nei campionati nazionali, dopo aver collazionato 15 presenze con il Monaco in Ligue 1; da allora, ne ha realizzati cinque (gol spettacolari, tra le altre cose) in sette gare in Serie A.

Mohamed Salah ne aveva totalizzati cinque in diciassette gare – e da allora sei in sette incontri. Diego Perotti continua a trovare spazi e a smistare la palla a seconda delle necessità, Kostas Manolas, Lucas Digne, Antonio Rudiger e Alessandro Florenzi hanno concesso pochissimo agli avversari di turno.

Quei 21 punti guadagnati sono stati più che meritati, ma le prove più difficili devono ancora arrivare.

Mancano ancora 10 giornate in Serie A – 30 punti a disposizione – e nonostante le prestazioni della squadra dallo scorso gennaio, non esiste margine di errore da qui alla fine del campionato.

La squadra si trova ora in terza posizione con 56 punti, a otto lunghezze dalla Juventus e a cinque dal Napoli; la Fiorentina è invece staccata di tre punti, mentre sono rispettivamente cinque e nove quelli che separano Inter e Milan dai giallorossi. I distacchi non sono elevati – se pensiamo che un’ipotetica striscia di tre sconfitte consecutive dei bianconeri consentirebbe alla Roma di lottare per il primo posto mentre se la squadra di Spalletti dovesse perdere tre gare consecutive potrebbe ritrovarsi addirittura sesta.

In poche parole, è ancora tutto da decidere.

E il calendario della Roma metterà certamente alla prova il carattere della squadra.

Nelle ultime dieci giornate la Roma farà visita all’Udinese (sedicesima), alla Lazio (ottava), all’Atalanta (quindicesima), al Genoa (quattordicesimo) e al Milan (sesto). Di queste cinque formazioni, solo la Lazio potrebbe non avere alcun obiettivo, avendo 12 punti di vantaggio sulla terz’ultima e 13 di ritardo dalla zona UEFA, ma, non c’è bisogno di dirlo, il derby è sempre il derby.

Il Genoa, dal canto suo, non è ancora certo della salvezza e quando la Roma lo affronterà, a tre giornate dalla fine, potrebbe essere già tranquillo come ancora invischiato nella lotta per non retrocedere.

La sconfitta dell’Udinese a Frosinone lo scorso weekend ha risucchiato i friulani nella zona calda della classifica e l’Atalanta ha solamente quattro punti di margine sulla zona retrocessione. Il Milan, invece, vorrà semplicemente battere gli uomini di Spalletti per rilanciare le sue ambizioni Champions.

L’opinione: La prova più dura deve ancora essere affrontata

Le gare interne della Roma saranno anch’esse tutt’altro che semplici. All’Olimpico arriveranno l’Inter (quinta), che avrà quasi certamente bisogno di una vittoria esterna per continuare la rincorsa verso il terzo posto, e il Napoli (secondo), in una sfida epica che potrebbe segnare i destini di entrambe le formazioni per questa stagione.

Nel mezzo, la Roma ospiterà in pochi giorni un trio di squadre che veleggiano attualmente a metà classifica, il Bologna (nono), il Torino (dodicesimo) e il Chievo (decimo) – anche se la difficoltà degli altri incontri previsti dal calendario costringerà i giallorossi a conquistare i tre punti contro ciascuna di queste formazioni.

Nel periodo compreso tra il 30 gennaio e il 7 marzo, la Roma ha gettato delle ottime basi per assicurarsi un finale di campionato entusiasmante: considerati gli impegni delle ultime dieci settimane, non è ora il momento per riposarsi sugli allori, ma, al contrario, sarà necessario continuare a spingere per far sì che le ultime dieci gare della stagione si rivelino proficue come le precedenti sette.