UEFA Europa League, Giovedi, 12 DIC, 18:45 CET
Stadio Olimpico
Roma
Braga
Roma
Braga
IT
Home Notizie

Pallotta su Totti, Spalletti, lo Scudetto, i tifosi e il futuro…

Pallotta su Totti, Spalletti, lo Scudetto, i tifosi e il futuro…

James Pallotta in una intervista rilasciata al Corriere dello Sport parla a 360 gradi della sua Roma attuale e dei prossimi anni

James Pallotta, in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, ha parlato a 360 gradi della Roma attuale e del futuro. Il Presidente giallorosso ha spaziato dal futuro di Totti a quello di Spalletti fino alle aspettative sugli obiettivi stagionali e al bilancio della sua gestione, passando per il mercato, Sabatini, Strootman e il progetto stadio.

Leggi qui di seguito i punti toccati dal Presidente nella sua intervista…

TOTTI

“La reazione all’intervista rilasciata da Totti? Non ce n'è stata una sola, di­ciamo che ne ho avute due. Sorpreso da una parte, per le parole di Francesco, ma allo stesso tempo capendo lo sfo­go dettato dalla frustrazione. Non mi aspettavo una cosa simile, anche se, in un certo senso, per una parte l'ho capita: è un grande gio­catore, ha fatto la storia del­ la Roma, adora competere, è una superstar.

Non è assolutamente vero che Spalletti non abbia ri­spettato Totti, queste sono solo speculazioni. Partia­mo dai quattro minuti con il Real Madrid: prima di tut­to Spalletti lo voleva far en­trare sull'1-0 come carta per pareggiare. E poi io vedo la questione anche da un altro angolo, poteva esse­ re l'ultima partita casalinga di Francesco in Champions, non si sa mai quello che può capitare in futuro. Ecco allo­ra che Spalletti gli ha conces­so l'opportunità di un'ultima passerella. Cosa sta succe­dendo qui con Kobe Bryant nella NBA? È un tributo con­tinuo....

Il futuro di Totti? Ci metteremo a sedere a un tavolo, parlerò con lui, ma anche con gli altri. A dicembre, quando ci siamo incon­trati l'ultima volta, mi aveva detto che voleva continua­ re a giocare. Vedremo ades­so. Quando uno è proprieta­rio di una squadra deve ave­ re rispetto per tutti i suoi gio­catori, in questo caso proprio per questo rispetto che c'è, grandissimo, nei suoi con­ fronti, Totti può rimanere alla Roma come giocatore o come dirigente. Finora però da lui, dopo quell'incontro di dicembre, non ho avuto ri­sposte: gli ho richiesto quali fossero i suoi propositi, fino­ra non ho avuto nessuna con­ ferma da Francesco. Ades­so che ci incontreremo nuo­vamente, mi attendo che mi dica quale sarà la sua deci­sione. E,ancora per una que­stione di rispetto, non posso dire prima dell'incontro quello che succederà. Le spe­culazioni non mi piacciono, non fanno per me. Si pren­derà, ma solo al momento del nostro incontro, la deci­sione migliore, per il bene della squadra. E sono, lo ri­peto, conversazioni private, che non si possono antici­pare ora”.

Pallotta su Totti, Spalletti, lo Scudetto, i tifosi e il futuro…

SPALLETTI

“Se l’operato di Spalletti è stato appoggiato della società? Assolutamente sì. Luciano è il nostro allenatore, da quan­do è arrivato sono cambiate, in meglio, tantissime cose, e non parlo solo della gestio­ne della squadra in campo. Spalletti è un tecnico straor­dinario, uno dei cinque mi­gliori al mondo, lui vive si può dire a Trigoria, si riuni­sce con i giocatori, è un gran­de professionista, assieme a lui si lavora bene, è sempre disponibile e ha la possibili­tà di fare qualcosa di grande con questa squadra. Quello che ha fatto è stato dettato da un principio fondamenta­ le: prima viene la squadra e nessun giocatore viene pri­ma degli altri».

Spalletti si è detto non è sicuro di re­stare se l'obiettivo Cham­plons non venisse centrato? Per me, in ogni caso, Lucia­no è e resterà l'allenatore del­la Roma: se è vero che ha det­to una cosa simile, si tratta di una affermazione che non può essere più lontana dalla realtà, io lo voglio con me. Se finora c'è stata una decisione che non è stata errata, sicu­ramente è quella dell'ingag­gio di Spalletti. È la mia filo­ sofia: avere grandi allenatori porta inevitabilmente ad ave­re grandi giocatori e un gran­de team, obiettivi che si rag­giungono attraverso il lavo­ro, gli allenamenti e la gran­de professionalità”.

SABATINI

“Mi piacerebbe se restasse. Ha ancora un contratto di un anno, noi litighiamo spesso,ma subito dopo siamo amici come prima Non è quello che succede a tutti? Quello che mi preoccupa è la sua sa­lute, fuma troppo. E allo stes­so tempo mi preoccupo della Roma, quasi quanto della mia famiglia Quante volte mi chiedono di guardare assie­me le partite, gli amici i co­noscenti, ma io non non ce la faccio: devo stare da solo, cammino avanti e indietro, mi agito…”.

OBIETTIVI STAGIONALI

“Abbiamo buttato via troppo nella prima parte della sta­gione. E non è colpa dei gio­catori, mai gliel'ho data. Due, tre vittorie in più ed erava­mo lì con Juventus e Napo­li. Adesso mancano dodici giornate, mi aspetto i risulta­ti, perché questa squadra ha le possibilità per ottenerli.

Cosa capiterebbe se non dovessimo fare terzi? Se capitasse una cosa del ge­nere sarebbe il frutto dell'e­redità lasciata per tutte quel­le opportunità sprecate a ini­zio stagione, quelle undici partite senza nemmeno un successo, ma in ogni caso un evento del genere non cam­bierebbe i miei piani. Per­ché abbiamo fatto le cose per bene, i nostri giocatori sono dei guerrieri. I proget­ti per una squadra di vertice non cambierebbero, dobbiamo­ rinforzare la difesa e pun­teremo in particolare su quel reparto. Ma non per caren­ze dell'organico attuale: per i contratti di prestito di chi è arrivato e per gli infortuniche abbiamo avuto”.

SCUDETTO

“Se penso allo Scudetto? Ci penso tanto, è ovvio. Ma sapevo anche, fin dall'inizio, che ci sarebbe stato da lavo­rare. L'organizzazione che ho trovato una volta presa la Roma non l'ho cancellata, ho cercato solo di migliorarla La famiglia Sensi aveva fat­to un bellissimo lavoro, ma adesso i tempi sono cambia­ti, anche in fretta E su questo aspetto c'era da intervenire, qui non esisteva un databa­se o comunicazione tra i vari reparti, cose che adesso inve­ce ci sono. L’esempio è la Juventus, che ha avuto sempre, da quello che mi è stato det­to, una grande organizzazio­ne ed è su questo che si deve agire: ho fiducia, siamo sulla giusta strada per raggiungere quei livelli, e una volta ar­rivati lì anche noi vinceremo lo scudetto. L’ho già detto, in passato,vincere i campiona­ti si può perché abbiamo la squadra, ma per centrare l'o­biettivo bisogna aggiungerci anche il sistema organizzati­vo ed è su questo che stiamo lavorando”.

Pallotta su Totti, Spalletti, lo Scudetto, i tifosi e il futuro…

MERCATO

“Se mai arriverà li giorno che anche alla Roma potrà sbarcare un Messi o un Ro­naldo o un Neymar? Non è un discorso solo per la Roma: sono poche le squa­dre che possono permetter­seli e non sono poi la ricetta assoluta per vincere. Quanti sono i club che faticano pur avendo stelle di prima gran­dezza? E l'anno scorso la Ju­ventus non è arrivata in fina­le di Champions senza l'ac­quisto della superstar? Non è poi nella mia filosofia fare sempre e tutto sotto la luce dei riflettori: si lavora conti­nuamente dietro le quinte per creare la grande squadra. Abbiamo giovani importan­ti, che stanno crescendo, che rappresentano l’immediato futuro”.

STOOTMAN

“Rivederlo in campo è stato uno straordinario momen­to. Il contratto? Mi pare ce l'abbia, e comunque tutto va avanti sempre per ilbene della Roma. È un altro dei no­stri giocatori importanti”.

TIFOSI

“Ci penso sempre ai tifosi, e quello che provo, che la so­cietà si impegna a fare, è per il loro bene, anche se alcu­ne cose sono fuori dal nostro controllo, e qui torniamo al fatto che ancora non abbia­mo il nostro stadio. Io con i nostri tifosi non ho nessun problema, il 99% dei nostri tifosi è totalmente appassionato: è solo l'1% che mi de­lude. Ma una cosa importan­te per me, ci penso sempre, è che io non voglio mai de­luderli ed è la squadra, una grande squadra, il mio pri­mo obiettivo”.

Pallotta su Totti, Spalletti, lo Scudetto, i tifosi e il futuro…

STADIO

“Se fosse per me lo stadio sa­rebbe stato già pronto da ieri. Ma una volta partito il pro­getto purtroppo sono appar­si problemi che non ci aspet­tavamo, che non ci hanno fatti felici, per questo moti­vo sono frustrato. Ma conti­nuiamo a lavorarci in manie­ra continua, anche qui dietro le quinte”.

BILANCIO

“Un bilancio sulla mia gestione dall’agosto 2012? Naturalmente si poteva fare meglio. Questo si può dire da qualsiasi parte, però al tempo stesso non credo che si possa nemmeno dire che abbiamo fatto male. Abbiamo centra­ to due volte la Champions, siamo in corsa per riuscirci anche quest’anno.E sono convinto che ce la faremo. Questa è una bella squadra, il nucleo è forte e la direzio­ne che abbiamo preso è defi­nitivamente quella vincente. Non mi lascio contagiare da chi specula su di noi, perché questa non è la mia filoso­fia. Molti pensano che se non dico le cose pubblicamente vuol dire che non sto facendo nulla. Non è assolutamente vero. La Roma, come società, continua sempre a lavorare, anche al uce spenta, anche se non se ne parla”.

Pallotta su Totti, Spalletti, lo Scudetto, i tifosi e il futuro…